Nel giorno in cui ha fatto tappa a Piacenza il progetto "Una vita da social" con il truck della polizia di Stato che ha ospitato 200 studenti circa con lezioni sui rischi nascosti nei social network, la questura presenta i dati inerenti i reati on line commessi nel periodo tra il 1 gennaio 2015 e il 26 ottobre 2015. In dieci mesi sono state 375 le denunce e le querele arrivate allla polizia postale, 76 le persone effettivamente denunciate. Di particolare rilievo i reati on line contro il patrimonio: 122 le truffe messe in atto, 62 i casi di indebito utilizzo della carta di credito, 10 i casi di Cryptolocker (un sistema di estorsione on line con il quale il malintenzionato blocca con un programma apposta il pc della vittima e chiede soldi per il ripristino), 6 le frodi informatiche.
Da sottolineare anche i reati contro la persona: in un caso un minore è stato addirittura adescato on line da uno sconosciuto con il quale si era ritrovato a chattare sul web. Sono invece 15 i casi di sex estorsion, ovvero estorsioni a sfondo sessuale, 12 i casi di diffamazione on line. Vi sono poi due casi di furto di identità digitale, vittime ancora una volta utenti minorenni. E poi ancora ingiurie, minacce e molestie, in tutto 8 casi. La polizia cerca di mettere in guardia soprattutto i più giovani da questa serie di fenomeni incontrando direttamente gli studenti come fatto oggi sul Facsal con il truck del progetto "Una vita da social". Sono stati 17 gli incontri nelle scuole tra gennaio e maggio 2015, 2100 gli alunni presenti.