Piacenza maglia rosa in regione per la celerità dei processi penali. A rivelare l'efficienza del nostro Tribunale sono i dati del triennio 2013-2015 diramati oggi (28 ottobre 2015) dalla Corte di appello di Bologna che collocano la nostra città al primo posto nel distretto per la durata media dei processi. Un primato che vale sia per l'ufficio Gip (giudice indagini preliminari), sia per il Tribunale Monocratico sia per il Tribunale Collegiale. Tra i dati riferiti al 2015 spiccano i 57 giorni con cui un processo arriva a sentenza davanti al gip: un dato di straordinaria rilevanza se lo si rapporta alla realtà che segue, cioé il Tribunale di Parma che conclude un procedimento in 83 giorni. L'ufficio gip si conferma il più celere della regione per il terzo anno consecutivo (erano 48 i giorni nel 2013 e 59 nel 2014). Primato nel 2015 anche per il Tribunale Monocratico con 190 giorni di media per smaltire un procedimento: scalzata Ravenna, attualmente seconda con 194 giorni (erano 189 giorni nel 2013 e 178 nel 2014). Sorride anche il Tribunale Collegiale con 207 giorni di media per un processo al pari del Tribunale di Forlì (231 giorni nel 2013, 312 nel 2014). "Osserviamo un trend molto positivo – commenta il giudice Giuseppe Bersani, coordinatore dell'ufficio gip piacentino – in particolare per l'ufficio gip, ma in generale su tutto il settore penale. E ciò nonostante le difficoltà che ormai da anni viviamo in termini di riduzione del personale amministrativo (-25% negli ultimi tre anni). Un risultato che è il frutto di un grande lavoro di squadra messo in campo da tutto il personale amministrativo che è fondamentale per la produttività".
Soddisfatto per l'andamento della sezione penale anche il presidente del Tribunale Italo Ghitti secondo cui "la giustizia viene garantita in tempi certi e celeri". A fare da contraltare però la sofferenza in cui versa il settore Civile per la carenza di pianta organica, un settore chiamato a a gestire circa 10mila procedimenti all'anno. Oggi al Tribunale di Piacenza sono in servizio 13 giudici e 10 Got con una carenza del 38% che verrà solo parzialmente attenuata dall'arrivo di un nuovo giudice alla fine di novembre. "Il problema riguarda il futuro – prosegue Ghitti – perché nell'ambito dei trasferimenti in corso, noi avremo due carenze nel settore penale di cui una sola verrà ricoperta. Saremo in grossa sofferenza".