«La situazione di delinquenza e degrado che affligge piazzale Marconi e i dintorni della stazione di Piacenza va sradicata una volta per tutte. Violenza e criminalità devono cessare nell’interesse degli utenti delle ferrovie e dei clienti della galleria commerciale Borgo Faxhall e di tutte le altre attività della zona».
È la posizione della segreteria provinciale della Lega Nord, che condanna l’episodio della rissa avvenuta in città lo scorso sabato pomeriggio ed esprime la propria solidarietà nei confronti dei pendolari e dei poliziotti feriti nel tentativo di ripristinare l’ordine pubblico.
«Siamo vicini – fa sapere il Carroccio – alle due categorie che loro malgrado subiscono la brutalità e l’arroganza di alcuni malviventi immigrati, in questo come in altri episodi. Quella dei pendolari, già tartassata dai disservizi ferroviari, che deve quotidianamente fare i conti con furti, spaccio, danneggiamenti, molestie e incuria. E quella dei poliziotti, che nell’esercizio della loro professione vengono aggrediti da fuorilegge sicuri di poterla sempre fare franca. A sostegno dei primi, ci rendiamo disponibili ad organizzare eventuali presidi in zona per sensibilizzare chi dovrebbe garantire il rispetto dell’ordine pubblico, ma alla prova dei fatti rifiuta di aprire gli occhi. Constatato che l’amministrazione comunale di Piacenza – accusa la segreteria leghista – sistematicamente ignora qualunque istanza di sicurezza che si leva dalla popolazione, il sospetto fondato è quello di una sinistra connivente con i criminali. A questo punto tanto vale che Dosi e il Partito Democratico di Piacenza ammettano la loro incapacità e abbandonino la guida di palazzo Mercanti».
Sul caso interviene anche il consigliere regionale Matteo Rancan.
«Già all’inizio della legislatura – avverte l’esponente del Carroccio – la Lega ha chiesto a Bologna lo stanziamento di fondi per la sicurezza da destinare ai comuni, eppure alla nostra interrogazione la giunta Bonaccini ha risposto che gli interventi in questo senso sarebbero stati valutati in base alle effettive necessità. Prendiamo dunque atto che la sicurezza dei cittadini di Piacenza non è prioritaria per la regione Emilia Romagna, così come non lo è per il sindaco Dosi e i suoi assessori. È ora che chi ci governa prenda coscienza del fatto che la gente ha il diritto di sentirsi sicura sia in casa propria, che per strada o nell’attesa di utilizzare i mezzi pubblici».