Cyberbullismo, arriva a Piacenza il truck della campagna “Una vita da social”

Farà tappa domani, mercoledì 28 ottobre, a Piacenza il truck di “Una vita da social” la più importante campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete. Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, co-finanziato da quest’anno dalla Commissione Europea, riconoscendolo come una delle migliori “best practices“ in Europa. Concretamente si tratta di un grande truck che approderà lungo il Pubblico Passeggio e che per tutta la giornata di domani ospiterà circa 200 studenti di Piacenza: a bordo dell’imponente mezzo i ragazzi assisteranno a una lezione tenuta dagli agenti di polizia postale della sezione di Bologna. Una lezione incentrata sul corretto comportamento da mantenere quando si naviga su internet, con particolare attenzione ai social network: “I ragazzi spesso vivono il web come se fosse un mondo staccato dalla realtà – spiega il sovrintendente capo Pietro Vincini della polizia postale di Piacenza – e non si rendono conto che invece tutto ciò che viene fatto o scritto sui social ha ripercussioni sulla realtà. Un esempio, quando si scrive contro qualcuno su facebook, si tratti di un amico, un professore o un compagno di classe, oltre a causare sofferenze nella vita quotidiana delle persone prese di mira, si rischia di incappare anche in una denuncia. E’ un concetto che spesso nemmeno gli adulti riescono a capire, maggior ragione i più giovani che magari non hanno nemmeno conoscenza delle leggi”.

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UNA VITA DA SOCIAL

Nel corso delle due edizioni precedenti l’iniziativa ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e 800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti per un totale di 2.800 Istituti scolastici, 18.000 km percorsi e oltre 130 città raggiunte sul territorio. Ancora una volta le Istituzioni scendono in campo insieme ad Associazioni, Aziende e società civile per un solo grande obiettivo: ”fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie,  non avvengano più ”.

Da Napoli a Milano passando per L’Aquila, Pescara, Pesaro, Rimini, Modena, Parma, Spinea (VE), Treviso, Trieste, Vicenza, Bolzano, Borgo Valsugana (TN), Mantova, Piacenza, Pavia, Brescia, Seriate (BG), Como, Novara, Aosta, Torino, Asti, Savona, Genova, La Spezia, Arezzo, Firenze, Prato, Lucca, Ventimiglia (IM), Sanremo (IM), Perugia, Assisi, Torre del Greco (NA), Casal di Principe (CE), Termoli (CB), Manfredonia (FG), Matera, Taranto, Spezzano Albanese (CS), Crotone, Catania, Caltagirone (CT), Gela (CL), Agrigento, Castel Vetrano (TP), Cagliari, Nuoro, Sassari, Civitavecchia (RM), Viterbo, Tivoli (RM), Tagliacozzo (AQ), Sora (FR), Sezze (LT) e Roma, gli operatori della Polizia Postale, attraverso un truck allestito con un’aula didattica, incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età.

Secondo una ricerca di Skuola.net, realizzata per la Polizia di Stato, su un campione di circa 4.000 studenti di scuole medie e superiori, 2 studenti su 3 affermano che le proprie competenze digital provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico. Solo l’8% degli intervistati attribuisce alla scuola un ruolo fondamentale nell’alfabetizzazione informatica. Da questi dati si evince l’importanza delle attività di formazione e sensibilizzazione che, nell’anno passato, hanno coinvolto una buona fetta ma non la totalità degli studenti. Sempre secondo la ricerca di Skuola.net, il 58% degli studenti, nell’anno scolastico 2014/2015, non ha ricevuto dalla scuola incontri di formazione sull’uso consapevole della rete. La restante parte invece ha potuto usufruire di queste opportunità formative, anche se 1 si 4 ha deciso di non prendervi parte. I social network infatti sono ormai diventati uno strumento di  comunicazione  del tutto integrato nella quotidianità dei teenager. La stessa Polizia di Stato, quotidianamente, interagisce con i cittadini attraverso le pagine Facebook dell’Agente Lisa e della Polizia di Stato, nonché con il profilo Twitter istituzionale.

Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all'uso dei social. In allegato i dati statistici sul fenomeno del cyberbullismo confrontati con l’anno precedente.

L’intera campagna educativa e le iniziative ad essa connesse sono inoltre condivise sulla pagina Facebook “Una Vita Da Social” che, nel corso dell’ultimo anno, ha raggiunto 700.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online.