OpenDayPiacenza, porte aperte ai tesori demaniali: oltre 4mila i visitatori

Oggi, domenica 25 ottobre 2015, si è tenuto un importantissimo OpenDay durante il quale i cittadini hanno potuto vedere da vicino e dall'interno alcuni immobili demaniali che potrebbero tornare nella disponibilità di Piacenza nel prossimo futuro purché vi siano progetti concreti e sostenibili che coinvolgano magari anche i privati. Un'occasione che potrebbe cambiare il volto della città. All'open day ha partecipato anche il direttore dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi, già sindaco di Piacenza, oltre all'attuale primo cittadino Paolo Dosi e all'assessore comunale alla pianificazione urbanistica Silvio Bisotti. Un'iniziativa di grande successo che ha visto il coinvolgimento di migliaia di piacentini, oltre 4mila, i quali hanno dimostrato interesse e curiosità. L'ex chiesa di Sant'Agostino, sullo Stradone, e l'ex chiesa delle Benedettine nell'omonima via sono stati tra gli immobili che hanno colpito maggiormente; per la maestosità la prima (il cui esterno è visibilissimo, essendo in un punto di grande passaggio, ma l'interno, soprattutto per i più giovani, era totalmente sconosciuto), per le potenzialità acustiche la seconda. Tant'è che già in molti la vedrebbero bene come un potenziale luogo per concerti o spettacoli. 

Radio Sound

Partecipazione massiccia nel corso di tutta la giornata durante la quale è stato possibile visitare gli immobili coinvolti nella Consult@azione pubblica per la valorizzazione e il riuso del patrimonio della città.  Al fine di consentire ai soggetti interessati una migliore formulazione della propria manifestazione di interesse è stato possibile effettuare un sopralluogo, da svolgersi alla presenza di un incaricato dell’Agenzia del Demanio o del Comune di Piacenza.

Fino al 16 novembre è aperta online la Consult@azione pubblica finalizzata alla raccolta di manifestazioni d’interesse per la valorizzazione e il riuso di immobili pubblici nel territorio del Comune di Piacenza. L’Agenzia del demanio – d’intesa con il Comune di Piacenza – ha scelto di promuovere una consultazione pubblica al fine di coinvolgere tutti i soggetti interessati a contribuire alla definizione di possibili scenari e nella individuazione di interventi di recupero, valorizzazione e rifunzionalizzazione di un selezionato portafoglio di immobili siti nel Comune di Piacenza, che sono:
1.Bastione di Porta Borghetto
2.Torrione Fodesta
3.Bastione S. Sisto
4.Porta del Soccorso
5.Rimessa locomotori ferrovia Piacenza-Bettola
6.Ex Chiesa di S. Agostino
7.Ex Chiesa delle Benedettine
8.Ex Chiesa S. Lorenzo
9.Ex Caserma Jacopo Dal Verme
10.Ex Caserma Zanardi Landi
per maggiori informazioni vai sui siti:
http://www.comune.piacenza.it/temi/territorio/areemilitari
http://www.agenziademanio.it/opencms/it/notizia/Presentazione-OPENDAYPIACENZA-IMMOBILI-PUBBLICI-IN-VETRINA/
http://www.agenziademanio.it/opencms/it/ConsultazionePubblica/ImmobiliPubbliciAPiacenza/
Informativa sugli aspetti amministrativi/procedurali 
Il portafoglio immobiliare oggetto della presente consultazione è costituito da n. 10 immobili di proprietà dello Stato, di seguito riportati:
Bastione Porta Borghetto     

      Sistema della cinta muraria
Torrione Fodesta      
Bastione S. Sisto      
Porta del Soccorso      
Rimessa locomotori ferrovia Piacenza-Bettola      
Ex Chiesa di S. Agostino     
Ex Chiesa delle Benedettine      
Ex Chiesa S. Lorenzo      
Ex Caserma Jacopo Dal Verme    
Area verde di Piazzale Malta, già Ex Caserma Zanardi – porzione    

Come accennato, il Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, il Sindaco di Piacenza Paolo Dosi e l’Assessore alla Pianificazione, Rigenerazione Urbana e Smart City Silvio Bisotti erano presenti all'OpendayPiacenza, immobili pubblici in vetrina, con l’obiettivo di far conoscere e visitare importanti beni di proprietà pubblica della città destinati ad operazioni di valorizzazione, protagonisti di una Consult@zione Pubblica in corso finalizzata ad individuare i futuri scenari di recupero e riuso. 
“La Consult@zione Pubblica si sta rivelando un ottimo strumento di partecipazione e definizione degli interventi di valorizzazione e riuso del portafoglio immobiliare delle città – ha spiegato Reggi – per questo abbiamo deciso di prorogare la consultazione di Piacenza fino al 31 dicembre 2015. In questo modo cittadini, associazioni, amministratori e imprese potranno continuare ad inviare le proprie idee e proposte per promuovere percorsi idonei di valorizzazione dei beni, anche attraverso strategie di cooperazione tra soggetti pubblici e privati. Inoltre – ha concluso il Direttore dell’Agenzia del Demanio – entro la fine dell’anno, organizzeremo una Tavola rotonda rivolta ai rappresentanti delle associazioni, delle istituzioni e del real estate, per coinvolgere tutti i soggetti interessati in un percorso comune e condiviso tra Stato e Territorio”.
“Per la nostra città – ha sottolineato il sindaco Paolo Dosi – il percorso di dismissione delle aree è un elemento di grande interesse, che ha avuto una grande accelerazione negli ultimi tempi. Piacenza ha un portafoglio di beni immobili demaniali molto alto rispetto ad altre città italiane e per questo è necessario esprimere un progetto unitario, credibile e da coniugare con tutti gli altri grandi progetti quali Borgofaxhall, ex Acna, Manifattura Tabacchi e il Polo del ferro, nonché quelli di Terrepadane sull'ex Consorzio agrario, Baia San Sisto e tutte le aree fuori dal centro, come la caserma Lusignani a Sant'Antonio. La sfida è di lavorare insieme saggiamente come abbiamo fatto per Expo 2015. L’Amministrazione comunale – ha concluso il primo cittadino – reciterà un ruolo di coordinamento e di sintesi e farà senz’altro la sua parte quale punto di riferimento per tutti i soggetti coinvolti”.
Oggi è stato così possibile visitare Bastione Porta Borghetto, Torrione Fodesta, Bastione S. Sisto, Porta del Soccorso, Rimessa locomotori ferrovia Piacenza-Bettola, ex Chiesa di S. Agostino, ex Chiesa delle Benedettine, ex Chiesa S. Lorenzo, ex Caserma Jacopo Dal Verme e l’area verde di Piazzale Malta (già ex Caserma Zanardi Landi  – porzione). 
I beni di cui ai punti da a) a e) fanno parte di una richiesta del Comune di Piacenza elaborata ai sensi dell’art. 5 comma 5 del D.Lgs. 85/2010 (c.d. Federalismo demaniale culturale), ovvero il processo di trasferimento a titolo gratuito di beni di interesse storico-artistico del patrimonio culturale dallo Stato agli Enti Locali. 
Il trasferimento si avvia con la stipula di un Accordo di Valorizzazione per la riqualificazione, la salvaguardia e la tutela del bene tra l’Ente locale, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) e l’Agenzia del demanio. L’Ente si impegna a rifunzionalizzare l’immobile sulla base di un Programma di Valorizzazione a fini culturali, assicurandone una gestione efficace e sostenibile anche dal punto di vista economico-finanziario, anche in partenariato con il mondo privato. 
La rifunzionalizzazione degli immobili potrà anche avvenire attraverso l’individuazione di soggetti gestori privati (di uno o più beni) che provvederanno anche alla riqualificazione degli stessi, in regime di concessione, con eventuali apporti pubblici.
Gli immobili ai punti da f) a i) sono invece inclusi in un “Programma Unitario di Valorizzazione Territoriale” di immobili pubblici (P.U.Va.T. Piacenza) avviato con la firma di un Protocollo d’Intesa sottoscritto, in data 20 settembre 2012, tra Agenzia del demanio e Comune di Piacenza. In data 9 dicembre 2014 è stata sottoscritta un’Intesa Istituzionale tra l’Agenzia del demanio e il Comune di Piacenza per condividere le ipotesi di valorizzazione degli immobili oggetto del PUVaT. 
Per tutti gli immobili oggetto della presente consultazione è stata, dunque, già avviata una concertazione istituzionale che si pone l’obiettivo di realizzare le migliori condizioni affinché anche investitori privati possano intervenire nei processi di valorizzazione, secondo le diverse forme e procedure di attivazione di partenariati pubblico-privati. In tal senso, gli strumenti della valorizzazione sono riconducibili principalmente all’istituto della locazione/concessione ordinaria (di breve-medio periodo), a quello della concessione di valorizzazione di lungo periodo (fino a 50 anni) e, in alcuni casi, anche a quello della alienazione, su autorizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.