Nel terzo trimestre non si sono registrati segnali di particolare portata sulla dinamica imprenditoriale: le iscrizioni di nuove imprese sono state 275 (erano state 306 nel terzo trimestre del 2014) mentre le cessazioni 242 (nel 2014 erano arrivate a 233). Il saldo congiunturale trimestrale è stato quindi positivo ma si è fermato a 33 unità. Se confrontato con quello degli anni precedenti il tasso di natalità trimestrale si è rivelato più contenuto, quasi a segnalare una cautela ancora maggiore nell’avviare attività d’intrapresa.
Provincia di Piacenza: serie storica dei tassi di natalità e di mortalità trimestrali
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Fonte: elaborazioni Ufficio Studi CCIAA di Piacenza su dati Infocamere Stockview
L’esame degli andamenti trimestrali rivela l’esistenza di una ciclicità stagionale che fa coincidere con il primo trimestre di ogni anno il periodo nel corso del quale si concentrano le cessazioni.
Complessivamente il numero di imprese registrate – che era lievemente risalito nel corso del secondo trimestre- è andato di nuovo a calare arrivando a 30.193 a fine settembre.
Le imprese attive sono a loro volta scese a quota 27.112.
Nel complesso sono 485 le aziende con procedure concorsuali (1,6% del totale) e 875 quelle in scioglimento o liquidazione (2,9% del totale).
Imprese Attive Variaz. 2014/2015 Sezioni Ateco2007 set-13 set-14 set-15 Assoluta Percentuale A Agricoltura, silvicoltura pesca 5.581 5.374 5.223 -151 -2,81 B Estrazione di minerali da cave e miniere 24 23 21 -2 -8,70 C Attività manifatturiere 2.668 2.625 2.574 -51 -1,94 D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore ecc. 45 49 52 3 6,12 E Fornitura di acqua; reti fognarie, gestione rifiuti 50 50 47 -3 -6,00 F Costruzioni 4.964 4.850 4.723 -127 -2,62 G Commercio ingrosso e dettaglio; riparaz. auto 6.361 6.358 6.288 -70 -1,10 H Trasporto e magazzinaggio 1.037 988 980 -8 -0,81 I Attività dei servizi alloggio e ristorazione 1.875 1.885 1.915 30 1,59 J Servizi di informazione e comunicazione 564 558 562 4 0,72 K Attività finanziarie e assicurative 535 544 564 20 3,68 L Attivita' immobiliari 1.124 1.113 1.096 -17 -1,53 M Attività professionali, scientifiche e tecniche 763 769 790 21 2,73 N Noleggio, agenzie viaggio, servizi alle imprese 502 517 551 34 6,58 P Istruzione 104 108 110 2 1,85 Q Sanita' e assistenza sociale 119 133 138 5 3,76 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento 256 260 259 -1 -0,38 S Altre attività di servizi 1.219 1.213 1.206 -7 -0,58 T Attività di famiglie e conviv. come datori di lavoro 0 0 3 3 – X Imprese non classificate 16 12 10 -2 -16,67 TOTALE 27.807 27.429 27.112 -317 -1,16 Fonte: elaborazioni Ufficio Studi CCIAA di Piacenza su dati Infocamere Stockview
Confrontando proprio gli stock delle imprese attive si osserva come i settori nei quali viene a registrarsi la riduzione più accentuata sono l’agricoltura (-151 aziende tra settembre 2014 e settembre 2015), le costruzioni (-127 aziende), il commercio (-70 aziende) e le attività manifatturiere (-51 aziende). Tra i settori con crescita maggiore i servizi alle imprese (+34 aziende), i servizi di alloggio e ristorazione (+30), le attività professionali e tecniche (+21) e le attività finanziarie ed assicurative (+20).
E’ interessante osservare che sia il settore dell’agricoltura che quello delle costruzioni hanno intrapreso da alcuni anni un percorso di contrazione dello stock. Per le costruzioni questo è iniziato nel 2011, dopo alcuni anni caratterizzati da un movimento di espansione, per l’agricoltura la tendenza è ancora precedente.
Nelle province vicine la dinamica anagrafica trimestrale è positiva, eccezion fatta per Cremona.
E’ proseguita, in tutte le province, l’attività amministrativa di cancellazione d’ufficio per le realtà che non possiedono più i requisiti richiesti dalla legge. Anche questa operazione ha ha avuto ripercussioni sullo stock imprenditoriale, pur non riconducibile alla congiuntura diretta.