Edoardo Cerea presenta il suo nuovo disco “E’ meglio se continuo a cantare”

Domenica 18 ottobre alle 2100 il Teatro Trieste 34 ospita il concerto di Edoardo Cerea dedicato alla presentazione del suo nuovo prodotto artistico, il CD “E’ meglio se continuo a cantare”.

Radio Sound

Edoardo Cerea, dopo una lunga esperienza da interprete in varie band rock e r&b, debutta come autore nel 2004 con l’album “Come se fosse normale”edito dalla BMG RICORDI. Quest’opera prima è il risultato del curioso incontro, avvenuto nel 1999, fra l’universo musicale “americano” di Cerea e quello letterario più “italiano” di Marco Peroni, l’autore di tutti i testi delle canzoni.Nel frattempo è anche la voce del fortunato tributo a Luigi Tenco “L’aria triste che tu amavi tanto” , uno spettacolo allestito dalla prestigiosa compagnia torineseAssemblea Teatro. Di questo spettacolo sono stati realizzati due CD e un TOUR TEATRALE di 2 anni in tutta Italia.

Il 29 gennaio 2008 esce nei negozi ed anche in distribuzione digitale “Disperanza”, il nuovo disco di Edoardo Cerea edito dall’etichetta indipendente “La Locomotiva”. L’album getta uno sguardo sul mondo della cosiddetta “Generazione 1000 euro”: nelle tracce del disco incontriamo desideri e paure di questa generazione, in costante oscillazione tra luce ed ombra.Nel giugno 2010 prende vita l’idea di realizzare un progetto acustico in trio che diventa un vero e proprio album “Edoardo Cerea acoustic trio”!

Il disco contiene 6 brani già editi nei due cd precedenti totalmente rivisitati e 2 pezzi inediti tutti autoprodotti.alla fine di Aprile 2013 Edoardo Cerea entra in studio di registrazione per realizzare il nuovo progetto dei MR. LUCKY dal titolo”Around The Blues”.Quella dei Mr. Luckyè una storia di amicizia e passione, nata nel lontano 1999 e che dopo quasi quindici anni di esibizioni live, danno alla luce i il loro primo disco autoprodotto.Nei primi mesi del 2014 Cerea incide un nuovo brano dal titolo “Oggi mi va di crederci”e decide per la prima volta di non depositarlo in SIAE e di affidarsi a PATAMU’.