Addio a Rodolfo Graziadei, ultimo reduce della Repubblica Sociale Italiana

Si è spento questa notte all'età di 90 anni Rodolfo Graziadei, uno degli ultimi reduci della Repubblica Sociale Italiana. Allora 20enne Graziadei, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, scelse di aderire alla Rsi. Ferrarese d'origine, da oltre 50 anni risiedeva a Rottofreno. I funerali si terranno alle 15,30 di domani, giovedì 15 ottobre, nella chiesa di San Nicolò.

Radio Sound

Dopo l’8 settembre 1943, a seguito di quello che molti giovani italiani definirono un voltafaccia, arrivò la decisione di arruolarsi nella RSI. Seguì un periodo nella legione Tagliamento impegnata in azioni di controguerriglia in Piemonte e poi il corso Ufficiali ad Orvieto. Una prima ritirata dal fronte sud portò Graziadei a Como e poi di presidio nella sua città, Ferrara. Da qui le vicende della ritirata oltre il Po, la fuga, il ritorno a casa, l’arresto, il campo di concentramento, di nuovo la fuga e alla fine il lungo viaggio in bicicletta da Ferrara a Catania per raggiungere la fidanzata, la donna che poi diventò la moglie di Graziadei e che rimase con lui per tutta la vita. La vita di Rodolfo Graziadei è raccontata nel libro "Ultimo giorno, ultima ora, ultimo minuto" scritto insieme al giornalista e amico Pino De Rosa.

In una recente intervista ai microfoni di Radio Sound 95 lo stesso Graziadei ricordò il perchè di questo titolo: "Il titolo nasce da un interrogatorio a cui fui sottoposto nel campo di concentramento di Cesenatico. Mi chiesero: lei da quando è fascista? Da quando sono nato, risposi, sono del ’25. E poi ancora: fino a quando è stato in servizio? E in quel momento mi è sembrato normale dirgli: fino all'ultimo giorno, all'ultima ora e all'ultimo minuto".