Il prossimo 16 ottobre si celebrerà la Giornata Mondiale dell'Alimentazione (GMA) e per l’occasione avrà luogo all'Expo di Milano alla presenza del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon una significativa cerimonia il cui tema sarà "Protezione sociale e agricoltura per spezzare il ciclo della povertà rurale".
La Giornata quest’anno diviene più che mai centrale, anche in ragione dell’imponente attività che ha visto studenti e docenti di tutta Italia protagonisti dell’Esposizione Universale di Milano – Expo 2015, sia in visita al sito espositivo, ma soprattutto attraverso il dibattito culturale avviato direttamente nelle scuole per approfondire le tematiche dell’educazione alimentare e dell’educazione allo sviluppo sostenibile. A tal riguardo il MIUR ha contribuito alla stesura della Carta di Milano, documento che descrive gli impegni che devono essere assunti dai firmatari: i cittadini, il mondo delle imprese e delle professioni, le associazioni e fondazioni non-profit, le Istituzioni pubbliche, tutti responsabilizzati su questioni cruciali quali il diritto al cibo, gli sprechi alimentari, la sicurezza degli alimenti, l’agricoltura sostenibile, l’Educazione Alimentare.
A tutto ciò si aggiunga, inoltre, che la Buona Scuola ha permesso all’Educazione Alimentare ed ai corretti stili di vita di entrare nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche.
Il comune di Piacenza ha deciso di celebrare la giornata attraverso un menu speciale che ricordi i principi cardine su cui si fondano le scelte alimentari operate dallo stesso nella scelta degli alimenti da destinare alle preparazioni nelle mense cittadine, ovvero prodotti di filiera corta a km 0, biologici ed equo solidali. L’importanza, in una giornata come quella del 16 ottobre, di avere in mensa prodotti locali consente di sostanziare il concetto di vicinanza geografica tra produzione e consumo. Il “cibo locale” viene inteso come motore innovativo delle relazioni sociali e culturali, che contribuisce alla strategia di sviluppo dell’area, collega le aziende all’economia ed al sistema territoriale.
Un menu così strutturato sostiene il territorio e l’agricoltura locale, le mense scolastiche diventano un’opportunità non solo per il benessere dei bambini e dei ragazzi, ma anche per promuovere nuova economia sul territorio con vantaggi per tutta la comunità. Le aziende agricole che mantengono efficiente il suolo contribuiscono dunque in maniera sostanziale alla sicurezza della casa comune e delle persone che vi abitano e vi lavorano.
I prodotti locali sono latte, yogurt, carne bovina, pollo, passata di pomodoro e ricotta, biologici, grana padano, provolone e coppa dop, pane, pizza, carne suina, pomodori pelati, mozzarella, zucca, cipolle, patate, susine, verza, finocchi, mele e pere. Inoltre, la presenza di prodotti equosolidali come le banane, permette di sviluppare canali commerciali alternativi (ma economicamente sostenibili) a quelli dominanti, al fine di offrire degli sbocchi commerciali a condizioni ritenute più sostenibili per coloro che producono.
L’utilizzo di pasta di Libera Terra, prodotta dalle cooperative sociali attive nei terreni confiscati ai boss mafiosi è un altro dei fiori all’occhiello delle mense. Un prodotto servito agli studenti ogni 15 giorni per tutto l’anno scolastico, con un consumo annuo di circa 7mila kg.
Il menu del 16 ottobre sarà composto con questi prodotti locali:
Risotto con zucca bertina
Crocchette primavera con patate di Mareto
Verza
Mele e pere