Vigili urbani e becchini. Due lavori, insomma, uno dei quali come dipendenti pubblici, l’altro come dipendenti di un’attività commerciale privata. Nel caso specifico un’agenzia di pompe funebri. E’ l’accusa che viene mossa nei confronti di due agenti della polizia municipale piacentina sospesi dal servizio in attesa che le indagini facciano il loro corso. Oltre a loro è stata sospesa con la stessa accusa anche una terza persona: un’impiegata comunale. I tre dipendenti, accusati di svolgere un doppio lavoro, il che è vietato dalla legge per chi ha un impiego pubblico, hanno già presentato ricorso contro i provvedimenti negando ogni addebito.