MTB, Fontana: “Il percorso di Rio 2016 mi ricorda Londra 2012”

Giornata sfortunata per Marco Aurelio Fontana oggi al Test Event disputato sulla pista olimpica di Rio de Janeiro. Il Prorider in maglia azzurra era al comando della corsa insieme allo svizzero Nino Schurter e il francese Maxime Marotte, alla fine primo e secondo davanti al tricolore Andrea Tiberi, quando per colpa di una foratura ha dovuto dire addio ai sogni di gloria. 
«Le sensazioni erano buone e il percorso che il prossimo anno assegnerà il titolo olimpico mi piace molto perchè ricorda Londra 2012, purtroppo ho bucato tre volte e quando è successo nelle fasi finali non c'è stato più nulla da fare. Mi dispiace perchè il terzo posto era alla mia portata e avrei voluto farmi un bel regalo di compleanno (domani festeggia 31 anni, ndr). Tornando al tracciato disegnato sulle colline della Vila Militar, ex base dedicata alle esercitazioni militari, in quello che ora è denominato il Mountain Bike Center è artificiale al 100%, si trova su verdi collinette, con pochissimi alberi. È un percorso da gran "limatori" e richiede una condizione super. Lungo poco più di 5 km, compreso il giro di lancio, si snoda su tanti saliscendi, con diverse pietraie, sia in salita che in discesa. Finita la prima parte, con qualche rock garden e salti doppi, si arriva alla salita più impegnativa che misura circa un chilometro, per arrivare al punto più alto del percorso 
e a seguire una discesa tutta a tornanti, con passaggi naturali su grandi pietre e qualche salto impegnativo, che portano al secondo passaggio della zona tecnica e di rifornimento, per finire sull’ultima rampa, modello Londra 2012, che porta all’arrivo» commenta a conclusione dell'ultima gara della stagione 2015. 
Ora il portacolori della Cannondale Factory Racing si concederà una breve vacanza in famiglia, per poi rimettersi al lavoro in vista dell'anno prossimo, particolarmente importante proprio perchè anno olimpico. 

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