Circo Moira Orfei, animalisti: “Barbarie”. Circensi: “Rispettiamo gli animali”

Il prossimo weekend il Circo di Moira Orfei sarà presente a Piacenza. Le associazioni del Coordinamento Animalista e ambientalista di Piacenza si preparano a far sentire la propria voce, una voce di protesta contro gli spettacoli che prevedono l’impiego di animali: “Piacenza non è una città per circhi con Animali” si legge in una nota. Inoltre gli animalisti danno il via a una raccolta firme per chiedere al Comune di adottare con urgenza il regolamento sul benessere animale. Al Coordinamento Animalista e ambientalista di Piacenza risponde però l'Ente Nazionale Circhi, associazione di categoria dei circhi italiani, che ribatte: “Noi trattiamo gli animali come membri della nostra famiglia”.

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“Piacenza non deve più essere una città per circhi con animali – spiegano gli animalisti – e per questo sabato dalle 9,30 alle 12,45 in via XX Settembre angolo via Chiapponi, inizia una raccolta firme che verrà posta anche on line per richiedere al Comune di approvare il regolamento Benessere per gli animali pronto da oltre un anno che può di fatto rendere impossibile per questi tipi di circo venire a Piacenza. Alle 11 inoltre si terrà un flash mob a sorpresa al quale si invitano i Piacentini a partecipare. Infatti, gli animali utilizzati negli spettacoli circensi vengono cresciuti ed addestrati-o peggio, domati- in condizioni del tutto estranee alle loro caratteristiche etologiche. Vengono rinchiusi in spazi ristretti, spesso senza arricchimenti ambientali, e vengono costretti a gestualità innaturali che comportano un fortissimo stress, oltre ai continui spostamenti in camion o treno. Non solo, oltre alla loro sofferenza, il messaggio che passa ai bambini, classico target delle esibizioni, è una visione distorta della relazione uomo-animale, basata sulla dominanza dell’uomo”.

“E' patetico che le associazioni animaliste non vedano la realtà – risponde Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi – accecate come sono dal fanatismo che anima poche decine di militanti in guerra contro i circhi. In una Italia con una disoccupazione giovanile sopra il 40%, impegnata a proporre un fondo “salva lavoro”, gli animalisti si battono per aumentare la disoccupazione e far chiudere i circhi. I circhi con animali danno lavoro a circa 10 mila persone, con un indotto di imprese che in Emilia ha una delle sue concentrazioni più alte. E' infine scandaloso che gli animalisti chiedano al Comune di approvare il regolamento sul Benessere degli animali che vieterebbe finalmente i circhi con animali: i Tar di mezza Italia hanno emesso sentenze nelle quali spiegano ai Comuni, che dalla legislazione italiana non è dato evincere divieti assoluti di impiego negli spettacoli circensi di animali e che un Comune non può vietare una attività che lo Stato consente”.