Vittorio Sgarbi torna “all’attacco” dell’Ecce Homo. Già a inizio anno il noto critico d’arte aveva chiesto di poter esporre il dipinto di Antonello da Messina all’Expo di Milano, ma l’Opera Pia, che custodisce il capolavoro al Collegio Alberoni, aveva detto no. L’idea era quella di esporre l’Ecce Homo nell’ambito di una mostra di capolavori italiani all’interno del padiglione voluto dall’imprenditore Oscar Farinetti (patron di Eataly) e dal gastronomo Carlo Petrini (fondatore di Slow Food) e, più in generale, dedicato alle eccellenze del Balpaese; una sorta di “summa” di tutto ciò che di buono e bello può offrire l’Italia al mondo. “Non sono state fornite le garanzie necessarie a tutelare un’opera così importante e delicata” risposero però i custodi del dipinto.
Sgarbi non ha mai digerito il rifiuto tornando ad attaccare il presidente dell’Opera Pia Giorgio Braghieri anche recentemente, in occasione del convegno in ricordo dell’ex presidente della Ricci Oddi Stefano Fugazza che si è tenuto il 16 settembre scorso. E ora ci riprova: avendo ricevuto una sorta di delega ai Beni Culturali per le celebrazioni del Giubileo che inizieranno l’8 dicembre prossimo Sgarbi torna alla carica: il progetto è di esporre il dipinto nel palazzo di via Conciliazione di proprietà del Vaticano. Si preannuncia, dunque, un nuovo braccio di ferro.