Nello scorso mese di luglio il Consiglio Comunale aveva deciso di vendere una quota delle azioni della società IREN S.p.A. detenute dal Comune di Piacenza, fino ad un numero massimo pari a 1.275.000. Queste azioni potevano essere vendute in quanto “libere”, cioè non sottoposte ai limiti del Sindacato di Blocco che vincolano la vendita rispetto agli altri soci pubblici di IREN ( tra i quali, i principali sono Reggio Emilia, Torino, Genova) . Il Consiglio comunale aveva anche fissato un prezzo minimo pari a Euro 1,184 ad azione (cioè il valore medio dell’ultimo semestre) al di sotto del quale non si sarebbe venduto il pacchetto di proprietà comunale. L’obiettivo era quello di assicurare un incasso di circa 1.500.000 euro, già previsto a bilancio e destinato a finanziare investimenti.
Nei giorni scorsi, tramite il Tesoriere dell’ente (Cariparma), è stata effettuata la vendita delle azioni sul mercato telematico ottenendo un risultato assolutamente positivo. Infatti, sono state cedute n. 1.100.000 azioni ad un prezzo medio pari a Euro 1,4185 ad azione; ciò ha consentito di introitare una somma, al netto delle commissioni, pari ad Euro 1.560.343,05, con un costo dell’operazione per il Comune di circa 7.800 euro (non è stato speso nulla per consulenze).
Il fatto di aver venduto le azioni ad un valore più alto rispetto a quello ipotizzato (+ 19%) ha consentito all’ente di mantenere una maggiore partecipazione in IREN (non sono state vendute 175.000 azioni rispetto alla previsione). Oggi, infatti, la percentuale di partecipazione del Comune all’interno della società passa dall’1,63% al 1,55%, mentre con la vendita di tutte le azioni previste la percentuale sarebbe scesa all’1,53%.
Da non dimenticare, poi, che la mancata vendita di azioni potrà consentire una minore riduzione degli utili che il Comune incassa annualmente da IREN. Infatti, sulla base della media del dividendo per azione distribuito ai soci negli ultimi tre anni, si era prevista una riduzione degli incassi annui per il Comune di circa 66.000 euro; in realtà, grazie al fatto che si è venduto un numero inferiore di azioni, la riduzione ipotizzabile è di circa 57.000 euro, ottenendo quindi un risparmio di circa 9.000 Euro all’anno.
L’importo incassato dalla vendita delle azioni sarà destinato al finanziamento di opere pubbliche finalizzate alla manutenzione straordinaria di strade, marciapiedi e piste ciclabili, nonché al rifacimento della pavimentazione della Scuola media Calvino.
E’ importante inoltre ricordare che, come previsto da una legge specifica che favorisce la dismissione delle partecipazioni degli enti locali nelle società, sia la somma incassata dal Comune dalla vendita delle azioni, sia quella spesa per gli investimenti nelle opere pubbliche, saranno esenti dai limiti del patto di stabilità, consentendo quindi che le ditte che eseguiranno i lavori vengano pagate senza ritardo.