“Decine di mendicanti in centro storico durante il mercato settimanale”. Lo segnala in consiglio comunale Paolo Garetti della Lista Sveglia: “Non so se qualcuno lo definisce un problema, magari di decoro, senza dubbio rispecchia un problema per quelle stesse persone che chiedono un contributo economico. Il punto è che nelle altre città paragonabili alla nostra come Lodi, Cremona e Mantova un numero così alto di mendicanti non si vede durante i mercati settimanali. Il mio è dunque solo un invito alla giunta: se altre amministrazioni non vivono questo fenomeno, beh, almeno una telefonata io la farei, anche solo per sapere quali soluzioni hanno adottato”.
In effetti basta recarsi al mercato settimanale del mercoledì per rendersi conto che il fenomeno esiste (VEDI FOTO). Garetti ne ha contati 12 in poche ore: un numero preciso è difficile tracciarlo, certo è che la presenza dei mendicanti è reale e si percepisce. Qualche cittadino li chiama per nome e cede alcune monetine, altri si lamentano della loro insistenza. Le reazioni da parte dei residenti sono diametralmente opposte. Oltre ai “classici” suonatori di organetto dalla presunta origine est-europea e oltre ai venditori di piccoli oggetti come fazzoletti e accendini, si notano volti nuovi: giovani di apparente origine africana tutti accomunati dallo stesso modus operandi, berretto da baseball rovesciato e tenuto tra le mani per chiedere ai passanti qualche soldo.
“Non so dire se siano profughi – spiega il direttore della Caritas Giuseppe Chiodaroli – non ne avrebbero comunque motivo dal momento che tutti i migranti ospitati a Piacenza hanno vitto e alloggio garantiti”. E proprio sul tema dell’accattonaggio lo stesso Chiodaroli ha un’idea ben precisa: “Noi aiutiamo tutti coloro che bussano alla porta della Caritas, siamo qui apposta e lo facciamo volentieri. L’accattonaggio, invece, è un modo sbagliato di chiedere aiuto, non è una soluzione rispettosa della dignità di chi lo pratica. Io, dal canto mio, vengo spesso avvicinato da mendicanti che mi porgono il cappello, ma io non do mai niente e invito tutti i cittadini a non concedere l’elemosina. Non è questo il modo per farsi aiutare e non risolve i problemi”.