Scrivere di Rally è sempre stata la sua passione. Il primo lo ha visto nelle valli piacentine, a Farini. Una passione che nasce da lontano, sin da bambino e che lo ha spinto, giovanissimo, a diventare presentatore per questo sport così affascinante. Il suo primo rally da presentatore Christian lo ha vissuto 5 anni fa presentato primo rally a Santo Stefano D'Aveto e ad oggi ha presentato oltre 20 gare motoristiche.
Che c’è di strano? Nulla se non fosse che il ventenne piacentino ora passerà dall’altra parte della barricata. Sarà protagonista dal Rally di Monza del prossimo come navigatore.
“Di abbandonare i palchi partenza dei rally non se ne parla, ma non posso certo rinunciare a questo che per me è un sogno: vivere la corsa in prima persona, come navigatore”
Quali sono i tuoi idoli nel mondo dei navigatori?Ne ho davvero tanti. Una è la mia cara amica Anna
Andreussi, 8 volte campionessa italiana; per non parlare di Guido D’Amore che ha partecipato al campionato del Mondo. Ci sono tante persone che mi stanno aiutando in questa grande impresa.
Con chi correrai e con che vettura?
Per scaramanzia preferisco non svelare ancora il nome del pilota. Correremo sicuramente su una Renault, una vettura molto potente.
Inizierai a Monza…
E’ vero, è un circuito da sogno. Sicuramente quel giorno sarà tesissimo, ma allo stesso tempo molto emozionato e felice. Per me è una meravigliosa opportunità per prendere confidenza con il quaderno delle note e con la vettura. Sarà un test per mettermi alla prova in vista di un 2016 in cui avrò questo doppio ruolo di presentatore/navigatore.
Per altro conosci bene tutti gli avversari, avendoli intervistati…
Sicuramente, ma questo non cambierà le cose. Una volta scattata la gara partirà la battaglia. Durante le interviste ho sempre cercato di essere amichevole, ma una volta infilato il casco non guarderò in faccia a nessuno. Durante la prova però ci saremo solo io, il pilota e la vettura. Per il resto ci sarà tempo dopo il traguardo.