Uno dei simboli del territorio come l’Osteria del Teatro fa preoccupare Piacenza. E di conseguenza i tanti appassionati della tradizione della nostra cucina. Lo storico locale di via Giuseppe Verdi, posto da sempre di fianco al Municipale, non ha infatti ancora riaperto i battenti dopo il fisiologico periodo di ferie estive. E così da qualche settimana si susseguono le voci su presunte difficoltà in cui verserebbe o, ancora peggio, che questo ritardo possa essere il preludio alla chiusura.
Filippo Chiappini Dattilo, custode dei segreti della nostra cucina e chef di punta dell’Osteria , ai nostri microfoni non ha nascosto qualche problema incontrato in un periodo non facile dal punto di vista economico. Anche se, ha assicurato: “Non sono il tipo da tirare i remi in barca”.
Quindi sembra proprio che stia facendo di tutto per riaprire e non lasciare Piacenza sguarnita di un altro luogo indispensabile per perpetuare la sua tradizione culinaria: “Stiamo cercando di ristrutturare l’organico e ci stiamo impegnando, sopratuttto per continuare a rappresentare la città. E’ il credo di tutti coloro che sono coinvolti in questo progetto. Posso dire che l’Osteria cerca di proseguire, certo prima bisogna risolvere alcune problematiche, che riguardano tanti aspetti. Il periodo non è semplice, anche dal punto di vista personale, visto che con la mia famiglia siamo stati colpiti personalmente dall’alluvione in Valnmure”.
Per questo, subito dopo aver chiarito che l’intento è quello voler di tornare tra i fornelli nel suo locale, Chiappini Dattilo ha però parlato anche di “coesione del territorio” e “impegno che deve arrivare non solo da noi”.
Il riferimento, appare chiaro, è anche a un “sistema Piacenza”, che passa dalle istituzioni alle associazioni di categoria che forse, persino per realtà così affermate come l’Osteria del Teatro, dovrebbero fare di più: “Piacenza va mossa nelle sue eccellenze. Ieri ho tenuto una dimostrazione a Piazzetta Piacenza a Expo, sabato ne ho in programma un’altra in città sul pomodoro (all’interno del festival Oro Rosso, ndr). Mi sembra chiaro che cerco di fare il massimo per valorizzare il territorio e le sue tradizioni. Ci sono potenzialità enormi e dobbiamo cercare di riuscire a farle conoscere, credendoci, con coesione e unione”. E ha continuato: “Non mi permetto di giudicare l’operato delle istituzioni, però ritengo Expo una vetrina importante e bisogna utilizzarla al massimo, portando eventi per la valorizzazione delle nostre peculiarità. Però non sono importanti solo le persone singole, ma un sistema che creda nell'eccellenza e in quelle realtà che conoscono a fondo il territorio”.
Insomma, una data per la riapertura dell’Osteria del Teatro non è ancora fissata. Quel che è indubbio, ha voluto concludere lo chef piacentino, è che “io ci sono, vado avanti con il mio credo e continuerò, come ho fatto da oltre 30 anni”.