Minacce e botte all'ex convivente da cui pretendeva la restituzione di denaro e acuni gioielli. Dovrà scontare un anno e 8 mesi di carcere, senza la sosopensione condizionale, un 50enne piacentino condannato stamattina (28 settembre) dal giudice Giuseppe Bersani per atti persecutori (stalking). Fatti che si sono consumati nell'estate del 2014 in un paese della Valtrebbia. Dopo il termine della relazione con la compagna, una piacentina di 48 anni, erano iniziate alcune liti per motivi di carattere economico come la restituzione di soldi e di un anello. Da quanto emerso nel processo, l'uomo aveva più volte minacciato l'ex consorte anche con bigliettini lasciati nella cassetta delle lettere. Non solo, l'uomo avrebbe fatto più volte irruzione nell'abitazione della donna picchiandola selvaggiamente. In un'occasione è stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso per la distorsione del rachide cervicale. La donna cambiò la serratura di casa e lo denunciò e qualche tempo dopo i carabineiri della stazione di Rivergaro lo arrestarono trovandolo nel giardino di casa della donna armato di un cutter. Il piemme Roberto Fontana aveva chiesto un anno e 8 mesi con la sospensione condizionale che non è stata concessa dal giudice. A difendere l'uomo in aula l'avvocato Corrado Prandi. Parte civile l'avvocato Marco Guidotti che, per la sua assistita, ha chiesto il risarcimento dei danni che verrà liquidato in sede civile.