Festival del Diritto, al via con Napolitano e Mattarella. IL PROGRAMMA

 Quale significato riveste il “futuro” per il diritto? Certamente, non si tratta di fare “previsioni”, di guardare dentro una palla di vetro. Se c’è un tratto che caratterizza i nostri tempi difficili, di sfide inedite e perdita di certezze, è proprio quello dell’imprevedibilità e dell’estrema difficoltà nel governare i cambiamenti, nell’elaborarne un senso complessivo.

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In quanto tecnica di regolazione dei conflitti, il diritto è un riduttore dell’incertezza, che serve anche a rassicurare dalle paure, stabilizzando. Ma in quanto sistema normativo, mira a orientare la società, a rendere possibili i cambiamenti sulla base di un’idea di “dover essere”, senza distruggere le strutture portanti della convivenza. In questo senso, il diritto si declina inevitabilmente al futuro.

Da qui la scelta del Futuro come tema dell’edizione 2015 del Festival del Diritto che si inaugura domani a Piacenza e che vedrà fino al 27 settembre più di cento eventi tra incontri e dibattiti.

L’idea è quella di approfondire i contenuti possibili di questa apertura sul futuro dei sistemi giuridici, in un dialogo costante tra giuristi e studiosi di altre discipline (sociologi, economisti, filosofi ecc.), esponenti della società civile e responsabili delle istituzioni, cittadini e operatori del settore.

Giovedì 24 settembre, alle ore 17.30, il direttore scientifico, Stefano Rodotà, inaugura il Festival con un ospite di eccezione: il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano; insieme discuteranno sul tema L’Europa del diritto e il nuovo ordine mondiale.

A partire da venerdì 25 settembre si entra nel vivo del Festival, cominciando dalla lezione di Francesco Antinucci sulle evoluzioni di internet e sulle sue future implicazioni giuridiche, e proseguendo con gli incontri sul destino della giustizia e della democrazia con Geminello Preterossi, Lucio Caracciolo, Massimo Brutti, Andrea Orlando, Ministro della Giustizia, e Rodolfo Maria Sabelli, Presidente dell’Associazione nazionale magistrati. Il futuro è da sempre legato al concetto di speranza, su questo legame verterà la lezione di Gian Enrico Rusconi. Nel pomeriggio, Giuliano Amato e Lucrezia Reichlin discuteranno del difficile connubio tra politica economica europea e democrazia, mentre Lilian Thuram affronterà la questione attualissima dei pregiudizi e delle discriminazioni razziali.

Questioni che fanno molto discutere verranno affrontate anche sabato 26 settembre, a partire dalla discussione di Yasmine Ergas sulla nozione di gender e dei cambiamenti che sta subendo, e proseguendo con i temi dell’occupazione giovanile, del welfare, dei diritti delle donne e delle riforme costituzionali. Tra gli altri interventi si segnala quello di Silvana Sciarra, che interesserà la solidarietà tra gli stati europei, mentre Gianrico Carofiglio rifletterà in una lectio sulla necessità di chiarezza nella scrittura giuridica. Gustavo Zagrebelsky e Walter Siti si concentreranno, invece, sulle minacce del nostro tempo: il primo parlerà della perdita di vitalità di democrazia e costituzionalismo, il secondo del pericolo di creare una “selva intricatata di diritti” al solo scopo di poterli ignorare e impedire un vero cambiamento.

 

Domenica 27 settembre, tra gli altri interventi ricordiamo quello di Sabino Cassese, che rifletterà sul ruolo delle corti e delle organizzazioni sovranazionali in uno spazio globale senza ordine giuridico. A seguire Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, farà il bilancio di Expo Milano 2015, mentre a Enzo Cheli sarà affidata la chiusura del Festival con una lezione che tratteggerà il destino delle costituzioni.

Quattro giorni densi di incontri e riflessioni, sempre più consapevoli che il futuro si costruisce passo dopo passo nel nostro presente.

Il Festival del Diritto, ideato dagli Editori Laterza e diretto da Stefano Rodotà, è promosso dal Comune e dalla Provincia di Piacenza, Università Cattolica, Politecnico di Milano, Fondazione di Piacenza e Vigevano, patrocinato dalla Regione Emilia Romagna. Partner dell’evento sono Iren Gruppo e Tecnoborgo, sponsor Enel, Piacenza Infrastrutture e Unicredit. Editor della manifestazione è Geminello Preterossi.

Il programma completo è disponibile su www.festivaldeldiritto.it

L’ingresso a tutti gli eventi in programma è libero fino ad esaurimento posti.

Tutti gli eventi e i luoghi del Festival del Diritto a portata di smartphone

Tutti gli appuntamenti del Festival del Diritto a portata di smartphone: l’applicazione “Piacenza”, scaricabile gratuitamente da Google Play o App Store, è stata infatti arricchita con le informazioni riguardanti l’ottava edizione della kermesse in calendario da domani, giovedì 24 settembre, sino a domenica 27.

Per ogni itinerario o luogo segnalato nella app – dedicata alla scoperta della città tra mappe e approfondimenti – che sia anche sede di incontri del Festival, verranno infatti fornite durante la kermesse tutti i dettagli circa gli eventi che lì si svolgeranno.

Per saperne di più http://www.comune.piacenza.it/app www.comune.piacenza.it/app .

Festival, tanti gli appuntamenti in onda al Mediacenter di piazza Cavalli e in streaming sul sito

Come ogni anno, in occasione del Festival del Diritto, in piazza Cavalli è allestito il Mediacenter che trasmetterà – in diretta, fatta eccezione per le concomitanze – alcuni tra i più importanti incontri in calendario nell’ottava edizione. 
Gli stessi video saranno in streaming sul sito HYPERLINK “http://www.festivaldeldiritto.it” www.festivaldeldiritto.it a cominciare, giovedì 24 settembre, dal dialogo tra il coordinatore scientifico Stefano Rodotà e il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, che apriranno la kermesse a Palazzo Gotico (dopo il video saluto del Capo dello Stato Sergio Mattarella, in programma alle 17.30), approfondendo il tema “L’Europa del diritto e il nuovo ordine mondiale”.
Venerdì 25, la postazione video manderà in onda l’intervento di padre Bartolomeo Sorge alle 9.30, alle 11 il ministro Paolo Gentiloni da Palazzo Gotico, alle 11.30 “I viaggi di Rudolf” a cura di Tecnoborgo e Iren, alle 12 l’incontro con Gian Enrico Rusconi e, in differita, il dibattito sul tema “Empowerment” in programma allo stesso orario all’auditorium della Fondazione. Alle 15, in diretta dall’auditorium Sant’Ilario, il confronto sul tema dell’amianto, alle 16 da palazzo Gotico “Il futuro della giustizia” e alle 17 il dibattito con Giuliano Amato, Luciano Reichlin e Barbara Spinelli su “Euro e democrazia”. Alle 18, in onda Stefano Rodotà e Anna Maria Fellegara sui “Diritti” e alle 20.30, da Palazzo Gotico, Lilian Thuram “Oltre i pregiudizi”. 
Sabato 26, sarà la volta di Yasmine Ergas alle 9.30 sul “Genere”, alle 10.30 “Il destino della Costituzione democratica” con Maurizio Fioravanti e alle 11.30 Massimo Luciani su “La Costituzione e le generazioni future”. Alle 16, dall’auditorium della Fondazione verrà trasmesso l’intervento di Silvana Sciarra “Ci sarà una solidarietà europea?”, mentre alle 16.30 sarà la volta di “Migrazioni e futuro dell’Europa” da Sant’Ilario e, alle 17, di Gianrico Carofiglio “Con parole precise”. Verrà quindi trasmesso in differita il dialogo tra Yasmine Ergas e Chiara Saraceno sui “Diritti delle donne”, in diretta invece alle 18.30, dall’auditorium Sant’Ilario, “L’eterno presente divora il futuro” con Gustavo Zagrebelsky, così come, alle 20.30 da Palazzo Gotico, l’incontro con Walter Siti. 
Domenica 27, alle 11, in onda l’incontro con Sabino Cassese “Un mondo governato dai giudici?”, seguito alle 12 dal dibattito con Oscar Farinetti e Giuseppe Sala in diretta da Eataly. Alle 16.30, da Palazzo Gotico, verrà trasmesso l’incontro sul “Contributo delle religioni al legame sociale tra diritti e diritto”, quindi l’evento conclusivo che vedrà protagonista, alle 18.30, Enzo Cheli