Meteovalnure: alluvione inevitabile ma i nostri dati potevano limitare i danni

Sette giorni fa a quest’ora noi di Piacenza24 e Radio Sound vi stavamo raccontando in diretta, web e radiofonica,  il dramma dell’alluvione che ha colpito il Piacentino. Un dramma che ha iniziato a manifestare tutta la sua gravità già dall’alba di lunedì quando in redazione sono arrivate le prime immagini dalla Valnure e dalla Valtrebbia. Non si sapeva ancora dei morti Luigi Albertelli, guardia giurata, e Luigi Agnelli, fiorista; non si sapeva ancora di Filippo Agnelli, padre di Luigi, tuttora dispero anche se purtroppo può essere ormai considerato tra le vittime. Non si sapeva ancora di Roncaglia, di Pontenure e degli altri centri della pianura che sarebbero stati investiti dall’ondata di piena a metà mattinata. 

Radio Sound

Ed è proprio sull’aspetto della prevenzione e del sistema di allerta che si esprimono oggi gli esperti di Metevalnure.it con un comunicato che farà discutere perché di fatto parla di una tragedia annunciata e, in quanto tale, evitabile quantomeno nelle sue conseguenze più gravi. 

Ecco il comunicato.

"Sottolineamo l'importanza di una rete di monitoraggio provinciale, quello che tentiamo di realizzare da un anno e mezzo circa, senza l'aiuto di nessun ente ma soltanto con le nostre forze e quelle di qualche appassionato che capisce il valore di avere un dato aggiornato ogni 5-10 minuti e non ogni ora come fanno molti enti pubblici.
Non vogliamo fare retorica e dire noi lo sapevamo già…ma l'evento alluvionale che purtoppo ha colpito alcune zone della nostra provincia era ampiamente previsto giorni prima da molti centri di calcolo di fama nazionale e internazionale e da molti che come noi vivono per questa scienza e fanno di questa passione la principale attività del dopo lavoro purtroppo.
Le polemiche non servono a nessuno quando ci sono delle vittime di mezzo, ma sensibilizzare i sindaci per far capire che installare una centralina e/o una webcam a scopo di monitoraggio ambientale è di fondamentale importanza. Questo lo facciamo tutti i giorni ricevendo delle porte chiuse in faccia.
Non siamo noi che possiamo di certo lanciare un'allerta, ma ogni tanto ascoltare anche un'associazione come la nostra e come tante altre potrebbe essere un aiuto in più. Se vi mostrassimo i dati in tempo reale che hanno registrato le nostre stazioni capireste che l'alluvione non si sarebbe evitata ma sicuramente avremmo salvato qualche vita umana magari chiudendo le strade in prossimità dei fiumi ed evacuando le persone che vivono a pochi metri dagli alvei.
I dati registrati durante quelli la notte a Ferriere, per esempio, rivelano che come tante altre nostre centraline hanno avuto interruzioni a causa del calo del l'interruzione elettrica. Dal documento allegato si può notare che i Rain rete  (intensità delle precipitazioni ) facevano presuppore ad un evento alluvionale che noi abbiamo monitorato durante la notte seguendo i radar delle precipitazioni e aggiornandoci minuto dopo minuto con i dati che rilevavamo.
Ringraziamo chi come noi con tanti sforzi anche economici contribuisce ad aumentare la visibilità e la conoscenza di questa fantastica scienza".