Profughi impegnati a Roncaglia, frazione di Piacenza, per dare sostegno alla popolazione colpita dalla piena del Nure. Da ieri quattro richiedenti asilo, ospitati in città dalla Caritas piacentina, si sono messi al lavoro per spalare il fango, liberare cantine e abitazioni dalla melma o comunque dare un contributo in termini di “braccia” alle squadre di soccorso.
“Hanno chiesto loro di voler dare una mano alla collettività colpita da questa alluvione – ha spiegato Francesco Milione della Caritas -. Già in passato si erano domandati come potessero essere utile ma, una volta appreso del disastro, si sono proposti per rimboccarsi le maniche e darsi da fare. E così, grazie alla mediazione culturale di Youness Kabouchi, abbiamo pensato di andare a Roncaglia, anche per la vicinanza con il capoluogo e insieme ai ragazzi del servizio civile e ad altri volontari abbiamo fatto quello che era necessario”.
I quattro profughi, provenienti per lo più da paesi sub-sahariani, continueranno a dare il loro contributo anche in questi giorni “E’ stato un belò segno di unione – ha aggiunto Milione – e il fango, seppur in un momento così difficile, sembra aver livellato ogni differenza”.