Al centralino mentre il suo paese crolla, il coraggio del poliziotto di Farini

Tra il fango dell’alluvione spuntano esempi di straordinaria umanità, professionalità e dedizione. Carabinieri, Croce Rossa, Guardia Forestale, Polizia, Protezione Civile, Pubbliche Assistenze, Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco, 118 (l’ordine alfabetico è voluto) hanno mostrato di rappresentare ingranaggi di un sistema ben oliato, soprattutto per lo spessore umano dei singoli elementi che compongono questi corpi. E’ il caso di Giulio Papa, agente di polizia della Questura di Piacenza. La notte del 14 settembre, nelle ore in cui si è scatenata l’apocalisse, Papa era di turno alla Centrale operativa telecomunicazioni, la stanza alla quale arrivano le chiamate d’emergenza dei cittadini e dalla quale vengono coordinati uomini e volanti. Papa risiede a Farini con la famiglia e dalle 3-4 del mattino sono cominciate a giungere alla centrale operativa le prime allarmanti notizie. Notizie che diventavano drammatiche ogni minuto di più e che, come tutti sanno, riguardavano da molto, molto vicino la Farini dove la famiglia del poliziotto fino a qualche minuto prima stava riposando in tranquillità. Nonostante il panico e la paura per il destino della propria famiglia Papa è rimasto al suo posto, si è accertato che la famiglia stesse bene, poi ha proseguito nel suo lavoro. Non solo, terminato il suo turno, ha proseguito il servizio senza guardare l’orologio, pensando solo a dare una mano ai colleghi e quindi ai cittadini. Solo nel pomeriggio ha raggiunto la sua Farini armandosi di badile e stivali. La storia di Giulio Papa la racconta Sandro Chiaravalloti, segretario provinciale del sindacato di polizia Siap.

Radio Sound

 

LA LETTERA DI SANDRO CHIARAVALLOTI

La storia che oggi racconto, va a mio parere resa pubblica in quanto coinvolge ogni singolo operatore della Polizia che effettua il suo lavoro in prima linea con  dedizione, sacrificio  e vero  altruismo per i cittadini per i quali è chiamato ad operare . Solo per citare alcuni esempi recenti che ci rendono tutti orgogliosi che vanno dall’arresto di assassini al salvataggio di vite e a gesti di solidarietà :  determinanti sono state le intuizioni di un equipaggio delle volanti per risolvere il caso dell’uomo ucciso a Lodi e trovato a pezzettini in una valigia , determinanti le intuizioni e indagini dei colleghi delle volanti sulla persona sgozzata,  determinante è stata la reazione di un collega, anche questo delle volanti, per salvare la vita ad una bambina che stava morendo soffocata e solidale e generoso  è stato il gesto dei colleghi delle volanti chiamati da intervenire per un furto al supermercato pagando la spesa ad un uomo bisognoso che stava rubando per fame.  La notte dell’alluvione che ha colpito le nostre valli Piacentine , l’operatore del 113 della Questura di Piacenza Giulio Papa , che coordina le volanti dal COT , abita a Farini insieme alla propria famiglia. Pensate lo stato d’animo in cui opera ogni essere umano  che ricevendo telefonate per richieste di aiuto da tutta la Val Nure mentre presta assistenza ad altri,   sa che la sua famiglia è in quei luoghi e sa il rischio che corre. Beh, non solo è rimasto la al suo posto a prestare aiuto a chi ne aveva bisogno insieme ai suoi colleghi delle volanti, ma una volta terminato il suo turno di servizio, ha proseguito il servizio per dare una mano ai colleghi intenti ad aiutare gli altri e solo nel pomeriggio si è portato presso la sua abitazione per spalare il fango come tutti gli altri. Questo si chiama senso di responsabilità, questo è quel altruismo che nonostante tutto consente ad una macchina importante come la Polizia di Stato ad andare avanti grazie a colleghi che ogni giorno si mettono in gioco nonostante gli scarni strumenti legislativi e mezzi . Il comportamento di Giulio, insieme a quelli narrati,  è da paragonarsi a tanti comportamenti che tantissimi colleghi assumo quotidianamente, ma mi sia concesso di raccontare quello che è avvenuto quella notte maledetta in una sala operativa di una questura dove il Governo la vuole ridimensionare a commissariato e dove operano miei colleghi eccezionali che ho l’onore anche di rappresentare attraverso le norme che regolano i loro diritti democratici.