Polo logistico, agroalimentare, meccanica: Piacenza incuriosisce la Cina

Piacenza incuriosisce la Cina. "Se Ikea ha scelto di insediarsi in quel polo logistico significa che c'è qualcosa di buono" è il pensiero che hanno fatto a Chingquing, prima città cinese a livello economico, 11% di Pil (nessun'altra città in quel paese), 40 milioni di abitanti e una grande voglia di espandersi ancora. Galeotto è stato l'incontro avvenuto nei giorni scorsi a Expo 2015 tra il sindaco Paolo Dosi e l'ex assessore al commercio Katia Tarasconi nel padiglione cinese che si tradurrà nella visita di una delegazione cinese in terra piacentina fissata per l'8 settembre prossimo. Sei rappresentanti delle istituzioni cinesi incontreranno il nostro tessuto economico (Confindustria, Confapi, Camera di Commercio, Coldiretti, Piacenza Alimentare, Università Cattolica) per capire se si potrà sviluppare una sinergia di carattere economico tra le due realtà. A favorire questo incontro è stata Simona Bazzoni, piacentina esperta del mondo asiatico che ha svolto un ruolo importante nel ramo del food e del beverage all'interno del padiglione italiano all'Expo di Shangai. Secondo Bazzoni oltre ad essere un'occasione di importanza unica per la nostra realtà, Piacenza ha molto da esibire al mercato cinese e in particolare a quello di Chongquing. "Piacenza può offrire quello che stanno cercando – ha detto – un polo logistico importante che faccia da tramite oltre l'Europa, le nostre eccellenze agroalimentari e la nostra meccanica. Tre punti che se Piacenza si gioca bene, ce la può fare". Un esempio: il vino. Oggi un cinese beve in media la miseria di un litro e mezzo di vino all'anno, argomento che sta notevolmente affascinando il paese asiatico al punto da essere considerato un grande mercato per l'export. Si stima che tra dieci anni ne berranno una media di due litri e mezzo. "Sembra poco, ma moltiplicatelo per tutti i cinesi per capire che grande opportunità abbiamo" ha detto Stefano Pomi dell'Univeristà Cattolica spiegando che non vedono l'ora di incontrare la delegazione. Dosi e Tarasconi hanno evidenziato davvero come questa sia un'occasione potenzialmente "esplosiva" per le nostre aziende. E Maria Angela Spezia di Confindustria ha avvisato. "È la dimostrazione che su Expo 2015 il pessimismo da poltrona non serve. La Fiera deve servire per creare un tessuto, per mettere in contatto, per sviluppare relazioni. E questo è un frutto importante. Noi stessi abbiamo stretto relazioni con il mondo russo e già nelle settimane scorse diverse delegazioni hanno fatto visita alla nostra città. Se qualcuno ha pensato che Expo servisse come contenitore per raccogliere subito delle commesse, si sbagliava. I risultati, se saremo bravi, si raccoglieranno solo dopo aver seminato. Ed è quello che stiamo facendo". ECCO IL PROGRAMMA DELLA VISITA DELL'8 SETTEMBRE 8.30 Welcome to the Chinese delegation in Piazza Cavalli at the Municipal Building at the presence of Mayor Paolo Dosi 10.00 Visit to the Logistic Pole of Piacenza 10.30 Visit at the IKEA facility 12.00 Lunch at Eataly, following a short walk through the center of the city 14.30 Visit at the Università Cattolica (University) 16.00 Return to the Municipal Building Coffee and tea break Meeting with the Associations: • Coldiretti (agriculture) • Associazione Industriali (industrial association) • Confapi (industrial association) • Piacenza Alimentary (food and beverage association) 18.30 Departure for San Pietro in Cerro 20.30 Dinner at the Castle of San Pietro in Cerro

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