La già preziosa collezione di ceramiche esposte a Palazzo Farnese è pronta ad ampliarsi di nuovi, inestimabili pezzi provenienti dalla collezione Besner Decca: lui austriaco ma da anni residente a Piacenza, lei piacentina, hanno deciso di donare questa importante raccolta di impareggiabile valore sia dal punto di vista artistico che storico. “Sono ceramiche prodotte dalle più fiorenti botteghe italiane ed europee in un periodo che va dal 500 al tardo 700 con qualche esemplare ottocentesco” spiega Antonella Gigli, direttrice dei Musei Civici di Palazzo Farnese. “I due collezionisti in questione hanno sviluppato la loro raccolta in maniera intelligente e accurata, acquistando i pezzi nelle migliori e più affidabili case d’aste o dai più rinomati antiquari. Inoltre siamo di fronte a due veri conoscitori, abituati a studiare la materia prima di procedere a un acquisto: per questo motivo la loro collezione risulta particolarmente significativa. Oltre all’aspetto storico si tratta di pezzi dall’elevatissimo gusto estetico: in altre parole si tratta non solo di una collezione preziosa, ma anche utile al visitatore perché completa e variegata, in grado di fornire un quadro completo della storia della ceramica dal 1500 al 1800, tra vari stili e metodi di produzione”.
Ora però si pone l’ostacolo legato all’esposizione all’interno dei Musei Civici: “Abbiamo in mente un progetto – prosegue Gigli – ma per rendere giustizia a questa collezione è necessario un investimento importante. Inizialmente, nei primi mesi del 2016, uniremo le nuove ceramiche a quelle attualmente in esposizione: toglieremo gli esemplari meno significativi e li sostituiremo con alcuni della nuova donazione. Poi più avanti si vedrà perché l’obiettivo è di esporre la collezione Besner Decca al completo, preferibilmente all’interno della sala definita ‘Quadrone’: per raggiungere lo scopo, però, è necessario come detto un importante impegno economico, per questo faremo appello anche a privati e aziende, anche fuori Piacenza, disposte a partecipare a questa missione. Abbiamo già avviato la ricerca, soprattutto tra quelle aziende che già si dedicano proprio alla lavorazione della ceramica, nella speranza di ottenere qualche sponsorizzazione”.