Si sono concluse le operazione di nomina in ruolo relative alla fase “0” e alla fase “A” del piano di assunzioni di cui alla Legge 107/2015. In Emilia-Romagna sono complessivamente 2.948 le nomine effettuate nella fase “0” e nella fase “A” (2.195 su posto comune e 753 su posti di sostegno). A Piacenza le nuove assunzioni sono 153. Nel dettaglio, per quanto riguarda il posto comune (TAB. 1), nella fase “0”, le nomine effettuate sono state 1.663, di cui 388 a Bologna. Nella successiva fase “A” del piano straordinario di assunzioni le nomine sono state 532, di cui 136 a Bologna. Venendo ai posti di sostegno (TAB. 2), per quanto concerne la fase “0” le nomine sono state 679, di cui 201 a Bologna. Nella fase “A” le nomine effettuate sono state 74, di cui 25 a Bologna.
IL PIANO DELLE ASSUNZIONI Alla fase “0” (assunzioni da turn over), lo ricordiamo, hanno partecipato i docenti iscritti a pieno titolo nelle graduatorie a esaurimento e nelle graduatorie dei concorsi a cattedra. Alla fase “A” (la prima del piano straordinario di assunzioni previsto dalla Legge 107/2015) hanno partecipato gli aspiranti docenti non di ruolo iscritti a pieno titolo, alla data di entrata in vigore della suddetta legge, nelle graduatorie a esaurimento e nelle graduatorie del concorso scuola 2012. A seguire si procederà con le fasi “B” e “C” del piano assunzionale che prevedono, rispettivamente, la copertura dei posti di organico di diritto rimasti vacanti e disponibili dopo la fase “A” e dei posti del cosiddetto organico del potenziamento. Le proposte di nomina, per entrambi le fasi, verranno effettuate con procedura a carattere nazionale. Gli aspiranti docenti non di ruolo iscritti a pieno titolo, alla data di entrata in vigore della Legge 107/2015, nelle graduatorie a esaurimento e nelle graduatorie del concorso 2012 che non hanno avuto una proposta di nomina nelle fasi precedenti avevano infatti tempo entro le ore 14 del 14 agosto per presentare domanda, esclusivamente tramite sistema informativo.
L'ALLARME DEI SINDACATI PER IL PERSONALE ATA
I sindacati nel frattempo lanciano l’allarme inerente il personale Ata, ovvero il personale scolastico non docente. Secondo Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda la riforma della Buona Scuola ha causato solo nel Piacentino il taglio di 32 posti di lavoro: 15 assistenti amministrativi e 52 collaboratori scolastici. “Ad aggravare la situazione giunge la nota ministeriale che vieta le assunzioni a tempo indeterminato per il personale amministrativo, in attesa della ricollocazione del personale delle ex Province, e aggiunge persino il divieto di conferire supplenze annuali per la copertura dei posti disponibili”. Insomma secondo i sindacati: “Il personale ATA viene condannato alla precarietà più becera: il ministro ritiene che tale personale non abbia nemmeno il diritto ad un contratto in cui sia apposto un termine”. (IN ALLEGATO IL COMUNICATO CONGIUNTO DEI SINDACATI)