Ha portato gli “anvei” da Roveleto all'America, passando per Parma e Bologna. Parliamo di Caterina Schenardi, mamma di Massimo Galeano, proprietario di uno dei più famosi ristoranti di New York, il “Gradisca”. La sua storia si divide tra il marito e uno dei figli che abitano a Bologna, e il ristorante nella Grande Mela, che ha attirato l’attenzione dei più importanti tabloid americani, tra cui il New York Times, che incuriositi dal connubio tra tradizione italiana e americana, tra la cucina casereccia della mamma e la ricercatezza di un grande ristorante, ha più volte esaltato la sua pasta fresca come la migliore in circolazione.
Ha avuto a che fare con personaggi del calibro di Al Gore, Bill Clinton, Sarah Jessica Parker, solo alcune delle celebrità che apprezzano la sua cucina, ma Caterina non ha perso la sua solarità e la sua parlantina piacentina, dimostrando che il successo non ha intaccato il suo essere alla mano e sempre disponibile. Ai microfoni di Radio Sound95 ha infatti evocato un fiume di ricordi legati alla sua famiglia e alla sua terra, conditi con racconti newyorkesi e curiosità sulle strane abitudini degli americani.
“Ho dei clienti che mettono il vino, rigorosamente quello dei colli piacentini che abbiamo nel nostro ristorante, nel brodo, proprio come si fa a Piacenza e noi glielo lasciamo fare”. E ha continuato: “Ho dei ragazzi che vengono da noi fin da quando sono piccolissimi ed è una grande soddisfazione sentirmi dire dalle loro mamme e dalle loro nonne Signora, i miei bambini sono cresciuti con la sua pasta”.
“Io sono nata a Roveleto il 16 giugno del '47, nel rione vicino alla Chiesa. Ho tutte le mie amiche li in paese, con le quali mi sento tutte le settimane e i mei genitori sono sepolti lì. I miei cugini sono i proprietari del ristorante Le Ruote”. Ha però subito detto Caterina, come a sottolineare che le sue origini piacentine non le vuole dimenticare e anzi, le porta con sé fin oltre oceano. Nella sua semplicità e modestia, la mamma piacentina ci ha detto che a Piacenza ha vissuto fino ai 20 anni, prima di sposarsi e che la sua terra le manca tanto. “Mi ricordo Piazza Cavalli, Piazza Cittadella dove andavamo a fare ginnastica con la mia classe e poi XX Settembre, dove compravo sempre il pane di zucca. Oh che buono il pane di zucca, che peccato non ricordarmi la ricetta”.
Per il menù del ristorante, infatti, oltre ai tipici tortellini bolognesi e alla tagliatelle, Caterina prepara anche i pisarei e faso e gli anolini e ordina la vera Coppa piacentina.
Siamo stati fortunati a trovare mamma Caterina perché, proprio come una versa star, ha un’agenda piena di impegni “Tra qualche giorno vado un po’ al mare, poi l’8 settembre devo essere a Las Vegas per una dimostrazione di pasta, poi devo andare a Los Angeles per cucinare in un ristorante vegano e infine devo andare a New York ad aiutare mio figlio. E’ difficile trovarmi a casa insomma”, ci ha infatti confessato ridendo.
Le abbiamo allora chiesto quando tornerà nella sua terra d’origine a raccontarci faccia a faccia i gusti dei newyorkesi. “Ci stavo pensando proprio ora mentre stiravo – ci ha confessato – Volevo venire questo weekend, ma sa, non sono più una giovanotta, ho 68 anni e i miei figli non vogliono che prenda questi treni senza aria condizionata. Però promesso che quando torno dall’America i primi di ottobre vengo, la invito da me a Roveleto che le preparo un bel piatto di tortellini”.