Zanzara tigre, i controlli confermano una concentrazione nelle aree private

Continuano i monitoraggi per valutare la presenza della zanzara tigre sul nostro territorio. Quest’anno, come si temeva, i dati delle ovitrappole mostrano una presenza nettamente superiore rispetto agli ultimi anni. Nei giorni scorsi alcuni tecnici del Centro Agricoltura e Ambiente Nicoli di Crevalcore (Bologna) hanno effettuato controlli sulle tombinature pubbliche e private del Comune di Piacenza. 

Radio Sound

L’attività si svolge nell’ambito del progetto di sorveglianza e lotta alla zanzara tigre coordinato dal Servizio Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna e ha previsto uno studio per definire come la struttura del territorio urbano (presenza e distribuzione del verde, uso del suolo, tipologie abitative, tipologie della tombinatura stradale pubblica e privata) e i comportamenti di contrasto in atto (qualità dei trattamenti larvicidi in ambito pubblico e privato, rimozione delle raccolte d’acqua stagnante, ecc.) influenzino la densità dell’insetto misurata con la rete di monitoraggio regionale.

Ai controlli ha partecipato anche Alessandro Chiatante, Settore controllo infestanti del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Piacenza.

I controlli hanno confermato che nel nostro territorio la presenza dei focolai larvali di riproduzione del fastidioso insetto è concentrata in particolare nelle aree private.

I Comuni – ricorda Chiatante – sono responsabili dei trattamenti antilarvali nelle aree pubbliche.

“Ma l’80 per cento dei focolai è in area privata, per cui solo una partecipazione collettiva può portare a risultati concreti”. In particolare, le percentuali più alte di presenza di focolai larvali non trattati con il prodotto larvicida sono riscontrate nelle aree condominiali. “Mentre nelle abitazioni singole i proprietari spesso dimostrano di saper fare la prevenzione e di usare le pastiglie, nei condomini, specie se grandi, nessuno provvede ai trattamenti”.

Cosa è possibile fare? “È indispensabile – ricorda l’esperto – evitare ristagni d’acqua sui balconi, in cortile e in giardino”. 
Tombini e zone di scolo devono essere regolarmente trattati con gli appositi prodotti larvicidi: nelle farmacie del territorio provinciale che aderiscono alla convenzione tra Federfarma e il Comune di Piacenza, i prodotti appositi sono disponibili al prezzo di costo (3,5 €).
Altri accorgimenti utili sono quelli di non lasciare gli annaffiatoi e i secchi con l’apertura rivolta verso l’alto; evitare di lasciare all’aperto qualunque oggetto che possa riempirsi, anche minimamente, di acqua piovana; controllare periodicamente le grondaie, mantenendole libere e pulite; tenere pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi (predatori di larve di zanzara tigre); svuotare frequentemente gli abbeveratoi e le ciotole d’acqua per gli animali domestici e coprire le cisterne e tutti i contenitori per la raccolta dell’acqua piovana.
Anche la protezione individuale dalle punture è importante: all’aperto, specie in zone ricche di vegetazione, occorre ricordare che la zanzara tigre è attratta dai colori scuri e dai profumi, occorre usare repellenti sulla pelle (con cautela nei bambini e nelle donne incinte); al chiuso utilizzare le zanzariere alle finestre e, in caso di necessità, usare spiralette e altri diffusori di insetticidi. 
La zanzara tigre può trasmettere malattie fino a pochi anni fa sconosciute nel nostro Paese: la Chikungunya, malattia dal decorso benigno che provoca febbre alta e dolori articolari anche persistenti, e la Dengue, che si manifesta con sintomi simili, ma può dare complicanze gravi.