Ergastolo per Paolo Grassi. Rinvio a giudizio con prima udienza in Corte d'assise il 30 settembre prossimo per Gianluca Civardi. I due piacentini erano accusati di aver ucciso il professor Adriano Manesco il 7 agosto del 2014 nell'appartamento di via Settembrini a Milano. Questa la sentenza pronunciata stamattina dal giudice Alessandra Clemente del tribunale di Milano. Entrambi gli imputati erano presenti in aula, seduti l'uno vicino all'altro ad attendere l'esito del processo. Dopo la sentenza d'ergastolo per Grassi, il suo avvocato difensore Alessandro Stampais ha annunciato ricorso in appello. "Era una sentenza che ci aspettavamo – ha commentato Stampais – nei giorni scorsi con Paolo avevamo fatto anche un lavoro preparatorio. Siamo parzialmente soddisfatti perché è caduta l'aggravante della minorata difesa; uno dei due reati relativi allo smembramento e occultamento di cadavere è stato assorbito l'uno nell'altro, quindi i presupposti per un ulteriore miglioramento in appello ci sono". Per quanto riguarda Civardi, assistito dagli avvocati Andrea Bazzani e Francesca Cotani, è arrivato il rinvio a giudizio dopo il no alla richiesta di rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. Prima udienza in Corte d'Assise il 30 settembre prossimo.
Per entrambi l'accusa, lo ricordiamo, era di omicidio volontario premeditato, aggravato ”dalla crudeltà e dall’avere approfittato di circostanze personali, età avanzata della vittima, tali da attenuare la privata difesa”. I due giovani dovevano anche rispondere di rapina e occultamento del cadavere. Civardi e Grassi erano stati fermati dalla polizia la notte del 7 agosto a Piacenza in via Nasalli Rocca dove si stavano liberando dei loro abiti. La loro presenza notturna aveva attirato l’attenzione di una signora residente nella via che aveva contattato la polizia.