Il sindaco di Gossolengo non ci sta alle critiche mosse dal Comitato "No al bitumificio, Sì al Parco del Trebbia" e ai nostri microfoni ha cercato di fare chiarezza sulla questione: "Noi avevamo programmato l'incontro il 2 luglio, ma abbiamo rimandato la data perché dovevamo fare degli approfondimenti" – dice Angelo Ghillani -, capisco che qualcuno posso anche essere in ferie, però l'attività amministrativa va avanti lo stesso. Non c'è nessuna volontà di escludere qualcuno".
Per quanto riguarda invece il Parco del Trebbia, che secondo il Comitato sarebbe stato trascurato dall'amministrazione in favore del progetto del bitumificio, il primo cittadino chiarisce: "Per il problema delle alberature" (molti degli alberi piantati all'inaugurazione sono morti, ndr) "ci eravamo già mossi dopo una segnalazione di Legambiente, allertando la ditta che si occupa della manutenzione. Se questa non sarà possibile, sostituiranno gli alberi. Ci siamo concentrati principalmente sull'impianto di conglomerato per sapere prima di tutto se la procedura era tutta regolare".
E ancora, ha aggiunto: "Se non lo avessimo fatto – commenta critico – avremmo probabilmente ricevuto le critiche del Comitato, che avrebbe detto che il Comune di Gossolengo non si era interessato a tutta la procedura. E' stato fatto tutto quello che era possibile fare".
Infine, per quanto riguarda la Cava del Molinazzo, Ghillani spiega: "La valutazione d'impatto è una procedura aperta cinque anni fa, con un tempo di procedura secondo me insostenibile, ma qui è colpa della ditta che ha chiesto l'autorizzazione, e quindi si è trovata a sovrapporsi anche all'impianto di conglomerato. Ci è arrivata da parte del legale del comitato una diffida che sosteneva che c'era bisogno di un'analisi di impatto complessiva. Proprio per questo abbiamo contattato la Regione e ci siamo fatti carico di capire se sussistevano queste indicazione che ci arrivavano dal comitato e da Legambiente"