Sembra essere senza fine la vicenda dell'aria condizionata sui treni. Dopo le lamentele degli utenti sul Milano-Lecce del 7 luglio, con i viaggiatori costretti a viaggiare con 37 gradi senza aria condizionata e finestrini chiusi, interviene il Crufer: "Ieri sera i comitati componenti il Crufer hanno incontrato l’assessore regionale Donini, i dirigenti di Trenitalia e Tper ed hanno affrontato anche il tema dei numerosi convogli con aria condizionata fuori uso. Nel prendere atto delle iniziative messe in campo in questi giorni di emergenza, il Crufer ritiene che dette iniziative (maggiori interventi sulla manutenzione, scambi di convogli tra Trenitalia e Tper, sblocco di tutti i finestrini apribili per permettere una maggiore areazione delle vetture in caso di mancato funzionamento dell’impianto di climatizzazione, ma i disservizi li hanno entrambi i vettori) equivalgano ad una aspirina data ad un malato grave" dichiara il sindacato, tramite comunicato "In realtà la problematica riguarda tutte le linee regionali ed è dovuta al fatto che la maggioranza dei treni che circolano in Emilia–Romagna sono obsoleti con età media di 25 ed anche 30 anni, quindi non sono in grado di reggere situazioni di caldo prolungato. Si poteva fare di più, sostengono i Comitati, prevedendo una manutenzione anticipata, in modo da ridurre il danno e pongono la domanda se nei prossimi due anni, in attesa che vada a regime il nuovo contratto di servizio, continueremo a viaggiare in queste condizioni. Il Crufer propone che da subito si comincino ad acquisire nuovi convogli, in parziale sostituzione di quelli più vecchi, scalandoli dai 75 nuovi previsti a partire dal 2018."