Dario Rizzotto è stato rinviato a giudizio e sarà processato davanti alla Corte d’Assise a inizio autunno. Il 36enne è accusato dell’omicidio di Daniela Puddu, la ex convivente 37enne di origini sarde che il 14 giugno del 2014 a Fiorenzuola precipitò da una finestra collocata al terzo piano della palazzina di via Illica dove viveva.
Questa mattina (20 luglio) il giudice per le udienze preliminari Elena Stoppini ha rigettato la richiesta della difesa (rappresentata in aula dagli avvocati Piero Spalla e Paolo Lentini) di rito abbreviato condizionato a una perizia medico legale sulla dinamica della caduta di Daniela ritenendo sufficienti già le altre consulenze effettuate in fase di indagini preliminari. La difesa si è poi quindi opposta alla possibilità di rito abbreviato semplice e così Rizzotto, attualmente detenuto alle Novate, sarà giudicato dai due giudici togati e dai sei popolari che andranno a comporre la Corte. Nel processo si è costituita parte civile la sorella di Daniela Puddu, difesa dall’avvocato Mara Tutone. Gravissime dunque le accuse. La procura (piemme Roberto Fontana) ritiene che sia stato lui a spingere Daniela giù dalla finestra nonostante egli avesse sostenuto che la donna si fosse suicidata e che non ci sarebbe stata alcuna colluttazione all’interno dell’abitazione. Indagini accurate durate un anno che hanno visto partecipare anche i carabinieri del Ris nonché la realizzazione di una perizia cinematica sulla caduta di Daniela.