Dagli antichi repertori dei pellegrini della Via Francigena a quelli della classicità mescolata alle musiche delle Quattro Province: è ricchissimo il piatto offerto agli appassionati di musica dall'Appennino Festival questo fine settimana. Sabato 18 luglio infatti, nella suggestiva location di Castelletto di Vernasca alle 21, si terrà il concerto del polistrumentista Goffredo Degli Esposti, storico membro dei Micrologus accompagnato dal percussionista Luigi Serrapiede e dal gruppo Eudaimonia. L'esibizione si terrà nella pieve romanica che si trova proprio lungo la Via Francigena e che farà da sfondo ideale a un concerto che intende mescolare sacro e profano: proprio in quei luoghi attraversati nel corso dei secoli da generazioni di pellegrini Degli Esposti porterà il suo ricco e affascinante repertorio di musica antica e tradizionale eseguita immancabilmente con gli strumenti a fiato.
Diplomato in flauto e flauto dolce e specializzato in flauto traverso barocco, Degli Esposti ha seguito corsi di perfezionamento con Susan Milan, Andras Adorjan, Gustav Sheck, Mario Ancillotti, Bartold Kuijken, René Clemencic e i Corsi di Musica Medievale presso il Centro Studi dell’Ars Nova Italiana di Certaldo. Ha iniziato l’attività concertistica nel 1980; co-fondatore dell’Ensemble Micrologus, ha tenuto concerti sia in Italia che all’estero (Argentina, Austria, Australia, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Marocco, Messico, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Svizzera, Slovenia, Ungheria, USA), suonando per i maggiori Festival di Musica Antica; inoltre, ha effettuato registrazioni discografiche, radiofoniche e collaborato per musiche di teatro e cinema (tra cui, la colonna sonora del film “Mediterraneo”). Il suo entusiasmo e la capacità di suonare vari strumenti della tradizione mediterranea (flauti dritti, traversi e obliqui, oboi popolari, cornamuse e zampogne) lo hanno portato a realizzare diverse esperienze musicali, collaborando con i Fratelli Mancuso, Ambrogio Sparagna, Giovanna Marini, Sonidumbra, i “Tamburi del Vesuvio” di Nando Citarella, Tetraktis Percussioni, Daniele Sepe, Vinicio Capossela, Heloise Combes.
Il 19 invece a Bettola, nella chiesa di San Bernardino alle 21.30, Christoph Hartmann dei Berliner Philarmoniker si esibirà con l'arpista Letizia Eriano e gli Enerbia: per l'Appennino Festival Hartmann è una vecchia conoscenza che già nelle passate edizioni non ha mancato di ammaliare con il suo fido oboe.
Nato nel 1965, Hartmann ha iniziato i suoi studi presso il Conservatorio Leopold Mozart di Augsburg sotto la guida di Georg Fischer e in seguito ha proseguito gli studi presso la Musikhochschule di Monaco con Guenter Passin ottenendo il diploma in oboe e in musica da camera. Ha ottenuto diversi primi premi in importanti concorsi internazionali: Tolone, Ginevra e Tokyo. In seguito è divenuto docente alla Musikhochschule di Monaco e nel 1991 ha ricoperto il ruolo di 1° oboe nell'orchestra di Stoccarda per poi approdare, un anno più tardi, nei Berliner Philarmoniker: qui è divenuto anche docente presso l'Accademia della medesima orchestra. Nel 1999 ha fondato il festival di musica da camera "Landsberger Sommermusiken" al cui interno è nato l'Ensemble Berlin, formazione cameristica interna ai Berliner da lui diretta. Suona un prezioso oboe Roland Dupin e incide per la Emi Duetch per la quale recentemente ha prodotto un Cd per oboe e orchestra contenente brani virtuosistici inediti di autori italiani dell'800 tratte dal repertorio lirico.