Stefano Bizzozi è un allenatore troppo esperto per fare proclami, anche se è chiaro che l’obiettivo del club è quello di arrivare davanti a tutti nel prossimo campionato di serie B. Il tecnico arriva in punta di piedi, nonostante il suo passato nella massima serie sulle panchine di Desio, Pesaro e Bologna. Ha tanta voglia di fare e le idee ben chiare su cosa fare per dare alla Bakery un’identità, ancora tutta da costruire, visto che sono solo due i riconfermati rispetto alla rosa dello scorso anno.
Cosa ti ha portato a scegliere la Bakery?
Sono arrivato a Piacenza perché sono stato colpito dal progetto della Pallacanestro Piacentina, che è un progetto a 360° che non si ferma alla prima squadra: c’è tutto un settore giovanile alle spalle da valorizzare e coltivare. Ho subito apprezzato la serietà del presidente e della società che mi hanno lanciato questa grande e stimolante sfida.
Che tipo di squadra ha in mente?
La nostra idea è quella di creare un mix vincente, fatto di giocatori giovani e di veterani che possano aiutarli a crescere.
Come si vince il campionato di serie B?
I campionati si vincono con l’idea di battere sé stessi, di superarsi in ogni momento degli allenamenti e della partita. Dev’esserci la voglia di migliorarsi sempre.
Quali sono gli avversari più agguerriti?
Difficile dirlo adesso. Il mercato non è ancora chiuso, inoltre ci sono giovani emergenti che potrebbero cambiare parecchio il valore delle squadre. Ci sono società che puntano in alto, come noi, Forlì e Cento, ma trovo abbastanza inutile fare questi discorsi a luglio. Il campo darà il suo verdetto.
Com’è il basket di Bizzozi?
Una pallacanestro con una difesa aggressiva e con tanta velocità d’esecuzione in attacco. Spero che i giocatori possano far loro questo tipo di gioco che è organizzato, ma che non toglie spazio al talento e alle individualità.