La denuncia di una madre rischia di sollevare un vespaio sulla scuola elementare Giordani di Piacenza. La donna lamentava di aver iscritto la propria bimba all’istituto e, dopo un iniziale rifiuto, di aver ricevuto risposta positiva in un secondo tempo. Dopo la risposta positiva, però, la scuola avrebbe comunicato con una raccomandata di non poter più accettare la bimba dal momento che un controllo del Comune sull’assetto strutturale dell’edificio aveva ristretto la cerchia degli alunni a 25 per classe rendendo la figlia della donna “di troppo”. Il tutto intorno al 10 di luglio, quando ormai tutte le scuole sono al completo. “Ora mia figlia non è iscritta in nessuna scuola e non ho garanzie di riuscire a trovare un istituto” lamenta la donna.
Ebbene, dopo aver letto la denuncia della madre in questione altre donne si sono fatte avanti lamentando di essere state vittime della stessa vicenda, secondo le stesse modalità. In tutto sarebbero 9 gli alunni esclusi all’ultimo, due dei quali gemelli: il che significa che 8 famiglie si sono ritrovate senza una scuola quando ormai tutti gli istituti sono al completo.
Ecco la testimonianza di un’altra madre: “Ho effettuato l’iscrizione on line e mia figlia è stata ufficialmente accettata con tanto di lettera di benvenuto il 23 febbraio. Non solo, si è tenuto anche un incontro alla scuola con tutti i genitori in cui si confermavano le avvenute iscrizioni. Il 10 luglio la doccia ghiacciata: una raccomandata della preside mi avvisa che mia figlia è stata esclusa per motivi legati all’assetto strutturale della scuola”.
“La preside mi ha proposto di iscrivere mia figlia alla scuola Alberoni, impossibile per me dal punto di vista logistico e così ho preso alcuni giorni di ferie dal lavoro per cercare un’altra scuola. Dopo decine di rifiuti sono riuscita a trovare una sistemazione, ma le altre sette famiglie non sono state, almeno per ora, così fortunate”.
Un disagio enorme tanto che le famiglie in questione ora stanno pensando addirittura a un’azione legale: “Non so perché la preside abbia deciso di accettare 9 bambini in più di quanto la scuola potesse accogliere, però la dirigente conosceva il numero accettabile e ha voluto ugualmente confermare le nostre iscrizioni salvo poi tornare sui propri passi e lasciarci a piedi. Abbiamo inviato una lettera al Provveditorato degli Studi e alla scuola e abbiamo già contattato un avvocato. Non vogliamo risarcimenti, vogliamo soltanto denunciare quanto accaduto anche perché ne va della sicurezza degli alunni”.