Una prima volta le viene rifiutata l’iscrizione della figlia alla scuola prescelta: “Carenza di posti” la motivazione. Poi, quando già aveva formalizzato l’iscrizione della figlia ad un altro istituto, la scuola Giordani le comunica il dietrofront e la disponibilità ad assecondare la richiesta d’iscrizione. Tutto sembra concludersi per il meglio ma quasi un mese e mezzo dopo la scuola Giordani si scusa, “con grande rammarico”, per non poter accettare la richiesta in quanto un controllo del Comune impedisce che in classe possano esserci più di 25 alunni. Ha davvero dell’incredibile la vicenda che ha raccontato a Radio Sound95/Piacenza24 la madre di una giovane studentessa che ora rischia di non iniziare il prossimo anno scolastico e che chiede ora venga trovata una soluzione.
Pare inoltre che nella stessa situazione vi siano altre famiglie piacentine.
Qui di seguito pubblichiamo la lettera della madre.
Salve,
Con la presenta voglio mettervi a conoscenza di un episodio molto grave che mi è accaduto qualche giorno fa.
In da 24.02.2015 presentavo richiesta di iscrizione in prima elementare di mia figlia per l’anno scolastico 2015/2016, presso la Scuola Giordani, sita in Via Pietro Giordani, 11 a Piacenza;
In data 25.02.2015, dopo un breve colloquio avuto con la Dirigente la stessa mi informava della non accettazione presso la Scuola Giordani per carenza di posti, nonostante avessi chiesto, in base al principio della continuità, che la bambina potesse essere inserita nella stessa sezione della sorellina frequentante, al momento, la classe quinta;
Sempre in data 25.02.2015 la Segreteria mi comunicava con ulteriore email di aver erroneamente inviato la precedente informazione di presa in carico dell’alunna, scusandosi per il disagio e, nello stesso giorno, provvedevo, con mio marito, con molte difficoltà, ad effetttuare l’iscrizione della bambina presso la Scuola “E.De Amicis” e, qualche ora più tardi, un email della suddetta scuola mi avvisava dell’avvenuta iscrizione;
In data 29.05.2015 la Segreteria della Scuola Giordani mi comunicava che si era liberato un posto nel suddetto istituto scolastico e mi chiedeva telefonicamente se fossi intenzionata a trasferire mia figlia. A quel punto, da mamma, pensando di offrire il meglio alla bambina e sperando di poterla inserire nella stessa sezione della sorella non esitavo a rinunciare alla iscrizione alla scuola “De Amicis” e ad effettuare il trasferimento presso la scuola “P. Giordani”;
In data 10.07.2015 mi vedevo recapitare nella buca delle lettere una raccomandata A/R proveniente dalla Scuola Giordani con la quale molto superficilamente e semplicemente si comunicava “con profondo rammarico” ancora una volta la non accettazione dell’iscrizione di mia figlia. Nella missiva era specificato che il tutto era avvenuto in maniera indipendente dalla volontà della Dirigente, in quanto vincolata da obblighi legislativi perché, da ispezioni effettuate in data 06.07.2015 dal Servizio Infrastrutture e Lavori Pubblici del Comune di Piacenza, la capienza delle aule didattiche risultava idonea ad ospitare un massimo di 25 bambini per classe.
In merito a quanto su specificato nulla posso eccepire relativamente a quanto relazionato dall’Ufficio Manutenzione del Comune circa le ispezioni sulla capienza delle aule a seguito di sopralluogo. Ad oggi non si comprende, tuttavia, perché la Scuola Giordani mi comunicava telefonicamente la possibilità di inserire la piccola prima dei dovuti accertamenti.
Tutto ciò ha solo provocato oltre che profonda delusione nei confronti dell’istituzione scolastica, soprattutto un enorme disagio ed estrema difficoltà in quanto, ad oggi, mia figlia non risulta iscritta né presso la scuola Giordani né presso la Scuola De Amicis, non considerando il fatto che tale avviso di non accettazione è arrivato nel mese di luglio, periodo dell’anno in cui si presume siano già uscite le graduatorie definitive.
A mio modesto parere c’è stata da parte della Dirigenza della Scuola Giordani poca serietà e professionalità, ma estrema superficialità nel dare una comunicazione che quanto meno doveva essere accompagnata oltre che da “PROFONDO RAMMARICO” anche da un impegno concreto della Preside nella risoluzione del problema nei confronti delle famiglie coinvolte.
Distinti saluti