Presentato a Eataly: Dolcemente abili, le ricette dei disabili de La Girandola

Le mani che affondano nella pasta morbida che si lascia plasmare, l'odore intenso della cannella o il tepore sprigionato da un muffin appena sfornato. E naturalmente il gusto appagante e dolce di una torta che si sbriciola sotto ai vostri denti. Realizzare dolci è più che mai un'esperienza di sensi. Anche per i ragazzi disabili che frequentano il Centro Socio Riabilitativo Diurno "La Girandola" di Piacenza è stato così, grazie al laboratorio di cucina che un gruppo di operatori della cooperativa Coopselios ha deciso di proporre nei mesi passati.
Un lavoro culminato con la presentazione nella cornice di Eataly Piacenza del libro "Dolcemente Abili". Un libro di ricette dolci del laboratorio di cucina del "La Girandola" gestito da Coopselios.
Una presentazione che ha visto partecipare gli assessori comunali Stefano Cugini e Tiziana Albasi e una nutrita delegazione di ospiti, operatori e familiari del centro. La pubblicazione è nata dall'idea di raccontare l'esperienza di un laboratorio di cucina speciale, perché ha offerto ai ragazzi disabili ospiti de "La Girandola" nuove opportunità di espressione e anche di gioia.
“E' bello – ha evidenziato l'assessore Cugini – vedere persone, come i familiari e gli operatori delle associazioni, che mettono animo, sforzo, professionalità e competenza anche in un momento non facile". Allo stesso modo la collega Albasi ha voluto mettere in luce l'idea di creare un testo "per testimoniare un lavoro fatto di piccoli gesti ma importantissimi che prevede amore, passione e fatica".
“Il libro rappresenta da un lato il ricordo dell’esperienza fatta, un segno tangibile dell’amore e della dedizione impiegate ma soprattutto si tratta di un arricchimento delle competenze dei ragazzi del centro. Il libro è in vendita nelle librerie e nelle edicole di Piacenza e il ricavato sarà utilizzato per acquistare attrezzature e materiale utile per il centro” ha spiegato Ester Schiaffonati, direttore di area Piacenza-Parma per Coopselios. Ventiquattro ragazzi divisi in gruppi da sei persone in base alle diverse disabilità che in tanti momenti gioiosi hanno imparato nuove attività manuali come mescolare, impastare e riconoscere nuovi gusti. “Tutti gesti che per noi possono essere scontati e quotidiani, ma che per una persona disabile non lo sono affatto".

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