Spostamento del Cassinari, un coro di no: “Così si svuota il Quartiere Roma”

 E’ un po’ che se ne parla ma la notizia dello stanziamento, da parte della Provincia, di sei milioni di euro per lo spostamento del liceo artistico Cassinari da via Scalabrini a viale Dante (nell’ex caserma dei vigili del fuoco), ultimamente, sembra essere passato un po’ sottotraccia. E invece la questione pare non aver lasciato così indifferenti in molti, in particolare coloro che tengono alla riqualificazione e al rilancio del Quartiere Roma e ad una realtà molto vivace come il liceo è sempre stato, che si vedrebbe, di fatto, emarginato in una zona esterna al centro storico e poco in linea con il suo spirito culturale. 

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Ma lentamente iniziano ad emergere le posizioni contrarie a questo progetto, sia dal punto di vista sociale che politico. Forse la persona più titolata sulla vicenda è Bernardo Carli, ex preside del Cassinari e animatore, con l’associazione Via Roma città aperta, del quartiere più multietnico della città. “Penso che non sia un bene lo spostamento del liceo – ha spiegato -, prima di tutto perché gli studenti che arrivano da fuori con il treno si vedrebbero complicata la vita nel dover arrivare fuori città. E poi questa è una vecchia battaglia, a livello nazionale: i licei artistici devono rimanere all’interno dei centri storici, di cui si occupano attraverso lo studio dell’architettura e dell’arte. Per questo hanno una centralità nella vita culturale. Viale Dante è una via commerciale – ha continuato -, sfido chiunque a dire che ha un valore culturale. Per cui, credo, questa scelta va contro l’educazione artistica che ho conosciuto negli anni e che ho sempre portato avanti nella mia attività. Poi, come residente del Quartiere Roma, la sua assenza sarebbe il depauperamento delle buone risorse che esistono all’interno della città. La presenza dei giovani è un riferimento molto importante, soprattutto se si considera l’avviato progetto di riqualificazione Porta Galera 3.0 che ho sempre sperato potesse portare il quartiere ad essere al centro della creatività cittadina. Perché la multiculturalità del Quartiere Roma, che per alcuni aspetti viene vista in negativo, può essere sfruttata dal punto di vista culturale. Quindi mi domando – ha concluso Carli -: cosa stanno facendo fa la dirigenza, il collegio dei docenti e degli insegnanti del Cassinari? Rrasecolo verso certe scelte e, anche se l’amministrazione avrà le sua buone ragioni, a me sembrano tutte sbagliate”. 

Il progetto è stato presentato, durante il bilancio di previsione della Provincia, il primo approvato in Emilia-Romagna dal presidente Francesco Rolleri e pronto al confronto in consiglio il 15 luglio, che prevede, a primavera, la posa della prima pietra del nuovo Cassinari nell’ex caserma dei vigili del fuoco di viale Dante (con una spesa prevista di sei milioni e mezzo di euro). 

Contrario a questa idea, anche Michele Rocca, ex presidente storico del Comitato del Quartiere Roma e che ricorda come da anni le realtà associative si battono per rilanciare la zona, proprio attraverso gli istituti, come il Cassinari e il Politecnico, ma anche la riqualificazione dell’ex Macello, ora Urban center, dove hanno sede gli studi in architettura: “Nel 2007, quando è stato inaugurato, alla presenza dell’allora ministro Pier Luigi Bersani e del sindaco Roberto Reggi, avevamo chiesto e ci avevano dato rassicurazioni che questo quartiere diventasse un polo per lo studio. E invece così si va nella direzione opposta. Abbiamo il comando della polizia Municipale all’interno di una ex scuola (via Rogerio) e vogliono portare una scuola in una ex caserma (viale Dante), ma come ragionano? E poi spenderemo 6 milioni di euro, per risparmiare 250mila euro di affitto all’anno? Ma, al di là di questo, lo spostamento sarebbe un impoverimento della zona. Abbiamo lottato per anni per migliorare la vivibilità del quartiere, ma se facciamo sparire il flusso degli studenti ne risentiranno anche i commercianti. Quindi posso annunciare che – ha ribadito Rocca -, se ci fosse da imbastire una manifestazione, sarò il primo a mettermi alla testa di una protesta. Inoltre mi chiedo: ma il Comune non si era detto contrario a questo spostamento? Come mai adesso è favorevole? E perché le consigliere provinciali Galvani e Zanardi non si sono opposte visto che rappresentano Forza Italia, partito che si era detto contrario? Insomma, sarebbe un’altro schiaffo morale al Quartiere Roma”. 

E proprio da Forza Italia è arrivata in queste ore la conferma alle parole di Michele Rocca, con la presa di posizione del consigliere comunale azzurro Filiberto Putzu: “L'insistenza con cui la giunta provinciale del presidente Rolleri propone il trasferimento del liceo artistico Cassinari dalla storica sede in via Scalabrini all'ex caserma dei Vigili del Fuoco in via Dante pone più di un interrogativo. Il primo é comprendere il ruolo e l'orientamento del sindaco "buono" di Piacenza, e cioè se come al solito Paolo Dosi faccia fare ad altri le scelte giuste (o sbagliate) per la propria città. Anche in questa situazione l'atteggiamento del primo cittadino sembra di assoluta retroguardia. Il secondo interrogativo è capire le motivazioni che giustificherebbero il trasferimento dell’istituto. Motivazioni inerenti il fabbricato ed i costi d'affitto non sembrano insuperabili se solo si verificasse bene la volontà del Seminario Vescovile, attuale proprietario dell'immobile. Voci attendibili – ha detto Putzu – parlano della disponibilità a continuare ad ospitare il Liceo, a riconcordare un affitto con importo consistentemente ridotto  e alla messa a norma dei locali . L'immobile é del 700 e come ovvio non regolarmente a norma ma con caratteristiche costruttive tali da poter essere adeguate. Si è parlato per questa operazione di una spesa ipotizzabile sui 2 milioni di euro, il che consentirebbe alla Provincia di utilizzare i rimanenti 4,5 milioni per  altri investimenti ben piu’ necessari che il territorio richiede. Anche lo spostamento di una realtá così vivace come il Cassinari dal nostro centro città, sempre bisognoso di essere tenuto vivo, ad una zona più periferica inidonea logisticamente suscita forte perplessità. Dopo le pregresse scelte politiche  che hanno nei fatti penalizzato via Scalabrini, anche la chiusura della scuola superiore determinerebbe piu’ danni che vantaggi”.

Una questione, quello dello spostamento del liceo Cassinari, che sembra aver unito le opposizioni. Infatti anche il Movimento 5 Stelle, per bocca del capogruppo in consiglio comunale, Mirta Quagliaroli, si è detto molto critico: “L’ex caserma dei vigili del fuoco è stata più volte pensata per vari usi, ma la destinazione che noi riteniamo più congrua e per cui abbiamo fatto anche un emendamento, approvato dal consiglio comunale lo scorso anno, è la sede della Polizia Municipale. Infatti nella relazione previsionale e programmatica che stiamo approvando nel bilancio di previsione 2015 è indicato proprio che si provvederà in accordo con la Provincia ad effettuare lo spostamento della sede della Polizia Municipale presso l’ex caserma dei vigili del fuoco. Due le premesse: l’attuale sede della polizia Municipale è palesemente inadeguata, l’edificio in via Dante è idoneo all’uso come sede. La giunta annunciando questa manovra sconfessa il bilancio di previsione e – prosegue Quagliaroli – non considera le reali necessità della Polizia Municipale né dei ragazzi che usufruiscono della scuola Cassinari oggi sita in via Scalabrini. Le attuali scelte della giunta in tanti settori sono fatte senza buon senso e sull’onda del momento, non si capisce nell’interesse di chi. Credo che genitori e studenti, ma anche agenti della polizia Municipale dovrebbero con forza contrastare tale ipotesi di spostamento perché illogica e non funzionale.
Inoltre la domanda sorge spontanea: ma è il consiglio comunale, quindi la rappresentanza della città, che può decidere la destinazione d'uso o è la Provincia, o quello che resta, a decidere cosa fare in una sede?”.