Forse serviva una persona che arriva da Buenos Aires, è passata attraverso Roma, Milano ed è approdata a Piacenza un po’ per caso, per ridare centralità a uno dei simboli della città. Parliamo dell’architetto Patricia Ferro, che ha scritto un libro multimediale, con la collaborazione sia degli inquilini che di molti professionisti che lavorano nella struttura, sul Grattacielo dei Mille.
Un edificio che, a 50 anni dall’inizio della sua costruzione, per la prima volta trova qualcuno che, nel vederlo, non solo lo ha ammirato e poi è passato oltre ma, come testimonia questo studio, ha voluto immaginare anche come possa essere rinnovato e utile al tessuto urbano che lo circonda.
La presentazione del volume – e dell’App ad esso collegata – questa mattina, 9 luglio, in Comune dove, oltre all’autrice, erano presenti, l’assessore Francesco Timpano, il curatore del supporto multimediale Antonio Curedda della società X Noova.
“Il grattacielo dei Mille: uno sguardo al passato, al presente e al futuro”, questo il titolo dell’opera, si avvale delle illustrazioni di Giovanni Freghieri, il padre di Dylan Dog.
Dopo tanti anni di disinteresse verso “il grattacielo più grande di Piacenza, ma più basso d’Italia”, ora il destino ha voluto che non solo questo libro, ma anche un bando che entro il 20 luglio sarà pubblicato da palazzo Mercanti per assegnare gli spazi del corpo basso della struttura a nuove startup di impresa. cerchino di ridargli vitalità.
In attesa del bando, sono però molti gli spunti che questo libro solleva e che vanno tutti nella direzione di fare della struttura un vero e proprio “Smart&Green Building”, in linea con i principi dell’economia circolare – o Blue Economy – promossa dall’Unione Europea.
Il Grattacielo dei Mille è infatti una città nella città, con i suoi 300 abitanti. E come una piccola città dovrebbe essere organizzato. Così questo studio, che è confluito nel libro di Patricia Ferro, ha fatto emergere una serie di dati e idee davvero interessanti. Prima di tutto sugli abitanti di questo micro-mondo: il 53% degli inquilini è single – visto che molti sono professionisti hanno sede nella struttura solo per lavoro -, ma sono anche virtuosi: il consumo di acqua o energia elettrica è inferiore al resto degli abitanti di Piacenza, anche se “per compensare l’emissione di CO2 dovrebbero essere piantati ogni anno circa 3mila alberi”.
Anche per questo, i progetti proposti da questa pubblicazioni vanno tutti (o quasi) nella direzione di un minor impatto sull’ambiente.
Da un nuovo sistema per il riciclo dei rifiuti interno al palazzo, per il quale Iren ha già preso contatti, ad una fontanella all’interno che permetetrebbe di risparmiare quintali di plastica. Fino ad arrivare alla creazione di orti urbani (al terzo piano sembra che sia già stata data la disponibilità) o una “facciata fotovoltaica a sud” per sfruttare l’energia pulita del sole.
E’ qui che entra in gioco anche l’App, che si ispira a un recente progetto di Legambiente: “Vivi con stile” con il quale punta a creare delle comunità all’interno dei condomini in grado di collaborare. “Su 300 abitanti in quanti hanno un trapano? In 200? Ma quante volte lo usiamo in un anno? Allora perché non averne a disposizione 5 e utilizzarli a turno?”, ha spiegato l’architetto Ferro, per rendere l’idea in maniera fattiva delle possibilità della comunicazione messa in rete.
Senza dimenticare le potenzialità turistiche del Grattacielo dei Mille, comunque la struttura più alta della città, sulla quale sarebbe possibile installare un punto panoramico che, grazie alle visite, sarebbe in grado di creare interesse anche da fuori provincia.
Il volume, per ora pubblicato in sole 500 copie in edizione limitata, è comunque alla ricerca di sponsor per portare avanti i tanti progetti che contiene. Può essere acquistato online, al sito www.grattacielodeimille.it o in città alla libreria Romagnosi.