Franchi: “Il Piacenza è un treno che passa una volta sola, scusa Agazzanese”

Ci sono treni che nella vita passano una volta sola. Lo sa bene bomber Luca Franchi, che la sua fedeltà calcistica l’ha già dimostrata ampiamente con 8 lunghe stagioni a Fiorenzuola, dove ha scritto una buona fetta della sua carriera, ma che, proprio per un’occasione irripetibile, ha dovuto rompere gli accordi presi con l’Agazzanese per entrare a far parte di quel Piacenza che tifava sin da quando era un ragazzino.

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Cosa lasci a Fiorenzuola?
Una buona parte della mia carriera. A Fiorenzuola ho giocato complessivamente 8 stagioni fantastiche. Dopo la quarta ho avuto una parentesi a Carpi e a Terni, ma 4 anni fa sono tornato. Il ricordo è sicuramente positivo: è una squadra che ha creduto in me, anche quando ero giovanissimo. Mi hanno dato la possibilità di  giocare accanto a calciatori esperti e di crescere molto.

Cosa è successo quest’anno?
Non abbiamo trovato un accordo. Io avevo degli impegni lavorativi, ma avrei fatto di tutto per restare se il club fosse venuto incontro alle mie esigenze. Così non è stato: abbiamo preso strade diverse, ma non ho alcun risentimento. Non posso che parlare bene di questa realtà.

A quel punto si è presentata l’Agazzanese…
Mi hanno voluto fortemente ed ero veramente felice di entrare a far parte di un progetto ambizioso: ho trovato persone competenti e professionali. Hanno fatto uno sforzo per portarmi ad Agazzano e di questo sarò loro sempre grato. Purtroppo poi ho dovuto declinare l’impegno perché è arrivata una chiamata che non potevo rifiutare…

Adesso inizia la tua avventura in biancorosso…
Per me è un sogno. Sono piacentino e cresciuto nel vivaio del Piacenza. Ho sempre tifato per questa squadra, in qualsiasi categoria. Mi sento come un ragazzino che sogna ad occhi aperti: il mio sogno è quello stemma con la lupa. Voglio chiedere scusa pubblicamente all’Agazzanese, ma certe chance nella vita di un calciatore capitano solamente una volta.

Cerri sta costruendo un attacco importante. Ti spaventa la concorrenza?
Assolutamente no. Sono abituato: anche a Carpi sono arrivato in punta di piedi, ma ho conquistato il mister dando il massimo. Farò lo stesso qui a Piacenza. E’ bello trovare una sana concorrenza; è uno stimolo per migliorarsi sempre. I nomi che stanno arrivando a Piacenza dimostrano che questa società ha voglia di fare cose importanti e di tornare presto tra i professionisti.