Bobbio, al via Museo diffuso. Grazie ai capolavori della collezione Mazzolini

 “Con la cultura si crea lavoro”. Ne sono convinti gli organizzatori del primo museo diffuso della nostra provincia che potrebbe nascere a Bobbio. Tra chiese e abbazie, potrebbe infatti trovare casa la collezione Mazzolini, una raccolta del valore di 50 milioni di euro ma oggi poco valorizzata alla galleria Alberoni. Alle 21 di stasera nel palazzo della Curia vescovile a Bobbio si parlerà proprio di questa idea. 

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Il tutto è nato qualche mese fa, grazie all’impegno di Alberto Rossi, animatore del progetto Policoro, don Paolo Cignatta che è direttore della Pastorale giovanile della Diocesi e un giovane dottore in  marketing dei Beni culturali, Andrea Sartori
La volontà è quella di valorizzare un territorio come Bobbio, culturalmente fondamentale e con potenzialità che potrebbero essere messe in rete in modo più efficace. Per questo è stata studiata la possibilità di poter mostrare al pubblico le opere della Fondazione Mazzolini, attualmente sotto la custodia della Diocesi, che conta capolavori di De Chirico, Carrà e Fontana.
“Nulla è ancora scritto e definitivo – ci ha spiegato Alberto Rossi di Policoro -, questa sarà una serata di incontro con il pubblico, ci auguriamo soprattutto giovani, per vedere come sviluppare il progetto. Perché siamo convinti che con la cultura si possa mangiare e sviluppare il territorio”.