Il mercoledì è la "serata Juliette" per tantissimi piacentini, giovani e meno giovani. Oggi, però, sarà un mercolerdì un po' sotto tono per il famoso locale cremonese (Juliette 96) di via Mantova, frequentato dai vip di mezza Italia (Balotelli e Signorini tra i più assidui, ma anche tanti stilisti, imprenditori e gente di spettacolo). Motivo? Otto arresti nell'ambito di un'inchiesta per droga e prostituzione che dura ormai da un anno e mezzo e che alle prime ore di ieri è culminata in un blitz clamoroso: tra gli arrestati ci sono i titolari del locale, i cugini Luca e Marco Pizzi, e addirittura due carabinieri, il maresciallo Andrea Grammatico, vicecomandante della stazione di Vescovato, nel Cremonese, e l'appuntato Massimo Varani, sempre di Vescovato. L'inchiesta, condotta dai carabinieri di Cremona, è stata coordinata dal sostituto procuratore Francesco Messina che ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari Letizia Platè (altra vecchia conoscenza piacentina: dal 2006 al 2011 ha lavorato come pm in via del Consiglio) otto provvedimenti di custodia cautelare per altrettante persone tra le quali, oltre ai già citati gestori e ai militari dell'Arma di Vescovato, ci sono alcuni clienti del noto locale.
I difensori degli arrestati, secondo quanto riporta il quotidiano online Cremona Oggi, hanno parlato di misure sovradimensionate con riferimento agli arresti, di cui chiederanno la revoca a breve. Domani, giovedì 2 luglio, si terranno gli interrogatori di garanzia per Marco Pizzi, uno dei due titolari, e per il maresciallo Andrea Grammatico, considerato il "factotum" dello stesso Pizzi.
Dal locale arrivano rassicurazioni in merito all'apertura: resteremo aperti, il nostro lavoro prosegue normalmente. Nel frattempo l'indagine prosegue.