Alberto Rota è il nuovo presidente di Confindustria Piacenza, eletto nel pomeriggio di oggi, 22 giugno, durante i lavori della 70esima Assemblea degli industriali piacentini alla quale ha partecipato il “re del caffè”, Riccardo Illy.
Soddisfazione è stata espressa dopo la proclamazione di Rota, salutata da uno scrosciante applauso che è risuonato all’ interno del Salone di Palazzo Gotico, anche dal suo predecessore Emilio Bolzoni che, raggiunto ai nostri microfoni, ha tracciato un bilancio del suo quadriennio al timone dell’ associazione degli industriali piacentini: “Personalmente – ha detto – per me è stata un’esperienza molto bella e sono contento di averla fatta.
Sono stati quattro anni molto interessanti dal punto di vista professionale ma sono stati anche un periodo piuttosto lungo e ora non mi dispiace poter tornare a tempo pieno in azienda. Il mio obiettivo è stato quello di promuovere il manifatturiero piacentino che credo possa essere la soluzione ai nostri problemi. Sono stato contento di poter entrare nelle aziende: mi ha arricchito molto comprendere il loro funzionamento”.
Al neo presidente Rota ha poi fatto un augurio:”Spero che questa crisi finisca e auguro al presidente che possa lavorare anziché in difesa, all’ attacco per la crescita delle nostre aziende”.
Il neo presidente Rota, anche se unico candidato, non nasconde davanti al nostro microfono il “patema” che la votazione crea sempre. Ora bisogna mettersi a lavoro: “Noi ci crediamo – ha detto Rota – e vogliamo metterci un po’ di energia. Credo di avere anche un bel gruppo per poterlo fare: tra i vicepresidenti, i consiglieri delegati, il presidente dei giovani e quello della piccola ci sono circa 10 persone con grandi capacità decisionali”.
Ci sono delle sfide da cogliere, sin da subito e secondo Rota, “Nell’ immediato occorre valorizzare le nostre aziende per farle crescere, con la creazione di uno sportello, denominato sportello rilancio. Poi lo sviluppo dell’ internazionalizzazione e il marketing territoriale per far si che a Piacenza vengano tante aziende, anche non piacentine. Sono sicuro che la concorrenza ci stimolerà a fare meglio”.
Rota si dimostra ottimista anche in termini di calo della disoccupazione giovanile che tende a diminuire, secondo il neo presidente, anche grazie al Job Act che sta aiutando tanto. “Si sta alzando anche il livello di competenza dei ragazzi – aggiunge – : quelli che 15 anni fa erano ragazzi dell’ istituto tecnico, oggi sono ingegneri con una laurea almeno triennale. Infine se posso dar loro un consiglio dico: ragazzi, impegnatevi perché spazio ce n’è, davvero”.
Messaggio di ottimismo anche da parte di Riccardo Illy, industriale del caffè, ospite d’onore dell’ Assemblea piacentina. Illy ha evidenziato i segni di ripresa che ci sono e che segnano una fase favorevole, unitamente al calo del costo dell’ energia e del petrolio.
Ai nostri microfoni poi aggiunge: “Il made in Italy nel mondo riscuote sempre più interesse e rispetto, ad esempio, i migliori ristoranti nel mondo sono italiani o quantomeno con cucina italiana”.
Abbiamo poi chiesto quale sia il segreto che ha permesso all’ azienda Illy di arrivare da Trieste al mondo intero: “Il segreto è quello di vedere nel proprio mercato il mondo intero e pensare che in tutto il mondo ci sono consumatori interessati, anzi vogliosi di consumare italiano ma non solo nel campo dell’ agroalimentare ma anche della moda, del design e dell’ arredamento, settori nei quali possiamo avere successo. E’ meno difficile di quanto si possa pensare.
Abbiamo infine chiesto che idea si è fatto dell’ imprenditoria di casa nostra: “Piacenza ha un comparto industriale importantissimo – risponde Illy – con eccellenze in campo meccanico, settore in cui l’ Italia eccelle. L’ ingegno italico, come lo chiamo io, è la capacità di produrre in maniera assolutamente originale, realizzando beni che sono un passo avanti rispetto alle altre industrie meccaniche del mondo”.