C’erano una volta i derby, quando Parma e Piacenza erano due realtà calcistiche invidiate dal resto della Penisola. I biancorossi raggiungevano con Cagni la serie A, che da lì a poco sarebbe diventata una meravigliosa abitudine. Si formava l’unica squadra tutta italiana del campionato, guardata con simpatia anche dai non addetti ai lavori. La neopromossa Parma aveva addirittura raggiunto in pochi anni una dimensione europea. La presidenza di Tanzi aveva portato nella rosa ducale campioni di caratura internazionale ed anche un pallone d’oro come Hristo Stoichkov. In bacheca i gialloblù hanno ottenuto tantissimo: 2 coppe Uefa, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa e tre Coppe Italia. Il resto è vicenda nota, dal crack Parmalat al nuovo assalto alla serie A, fino all’arrivo di Ghirardi. L’imprenditore bresciano ha guidato la società per 9 stagioni prima di cederla ad un destino già scritto, culminato con la caduta nel baratro del dilettantismo.
L’epilogo più amaro arriva dopo un percorso già tristemente assaporato dai sostenitori del Piacenza nel giugno del 2012. Salvatori della patria che hanno disatteso le promesse. Da Gallo a Manenti il risultato è il medesimo. Dalle 14 di questo pomeriggio, lunedì 22 giugno 2015, il Parma non fa più parte dei professionisti. Il prossimo anno, salvo sorprese, giocherà in serie D, esattamente come il Piacenza. In mattinata è arrivata la rinuncia di Mike Piazza, l’italo-americano che sembrava molto vicino all’acquisto della società. Nella serata di ieri, invece, aveva dato forfait Giuseppe Corrado. Inevitabile dunque il fallimento e la retrocessione d’ufficio al massimo campionato dilettantistico. Passo all’indietro che potrebbe essere ancor più doloroso se entro la metà di luglio nessuno si farà avanti per acquistare il titolo e creare una nuova società: c'è lo spettro della Terza Categoria.
Possibile dunque vedere le due compagini affrontarsi di nuovo. Inevitabile non ripensare agli anni Novanta, quando queste partite contavano davvero. Una rivalità che si è acuita parecchio dopo il ‘93/’94, quando proprio una sconfitta con i ducali costrinse i biancorossi alla retrocessione, o ancor peggio quando i gialloblù si imposero con rete dell’ex Inzaghi. Anche Piacenza si è però costruita le sue gioie: indimenticabile il derby del ‘98/’99 al Tardini con salvezza in tasca per i piacentini. Tutto questo, al momento, è solo un lontano ricordo; domani chissà…