Non è d'accordo con la relazione della figlia e finge un sequestro di persona. Nei guai è finito un uomo di origini rumene di circa 50 anni. I fatti sono accaduti sabato mattina, 20 giugno. Intorno alle 4 l'uomo ha varcato le porte della questura insieme al fratello, entrambi nel panico. Agli agenti il 50enne ha subito raccontato che la figlia era stata rapita da una banda di rumeni. In sostanza l'uomo ha spiegato di essere tornato a casa da lavoro intorno alle 23 e di non aver trovato sua figlia di 15 anni. Insospettito ha chiamato il fratello che ha spiegato di essere rimasto con la ragazzina fino alle 22, per poi lasciarla sola nell'abitazione. A quel punto il padre ha iniziato ad agitarsi fino a quando, intorno alle 2, avrebbe ricevuto una chiamata dai rapitori: "Tua figlia è con noi, la stiamo portando a Perugia". Poi una seconda chiamata: "Se vuoi rivedere viva tua figlia consegnaci 10mila euro". A quel punto la squadra mobile della questura di Piacenza, guidata dall'ispettore Salvatore Blasco, si è immediatamente attivata. Gli agenti piacentini hanno contattato i colleghi di Perugia chiedendo di monitorare le strade e le auto in ingresso ed è partita una vera caccia all'uomo. La polizia ha chiesto e ottenuto dalla procura di attivare il protocollo solitamente seguito per questi casi con tanto di tecnici scientifici pronti a mettere sotto controllo telefoni e quant'altro. Insomma la macchina per le indagini speciali era a tutti gli effetti partita. A un certo punto, però, il racconto del rumeno si è inceppato: il padre ha iniziato a raccontare di conoscere i rapitori, cominciando a fare un po' di confusione con gli orari e i tempi. Morale, l'ispettore Blasco, insospettito, ha deciso di vederci chiaro e ha iniziato a incalzare il 50enne con una serie di domande più approfondite. Alla fine il rumeno è andato in tilt e ha raccontato tutta la verità.
Poco tempo prima aveva accettato di ospitare nella sua abitazione una famiglia di origini rom, bisognosa di aiuto. Dopo qualche giorno, però, tra sua figlia e il primogenito dei suoi ospiti, un giovane di 17 anni, era scattato il colpo di fulmine: i due hanno iniziato a uscire insieme intraprendendo una vera e propria relazione. Una relazione che però ha mandato su tutte le furie il padre, intenzionato a ostacolare la storia d'amore in tutti i modi. La coppia, viste le resistenze dell'uomo, ha così deciso di fuggire a Perugia dove il 17enne aveva alcune conoscenze: ebbene a quel punto il 50enne ha pensato bene di inscenare il rapimento per fermare la fuga d'amore dei due. Svelata la reale situazione gli investigatori piacentini, costretti a lavorare per niente dalle 4 del mattino fino alle 16, sono andati su tutte le furie e hanno denunciato l'uomo per procurato allarme e simulazione di reato.