Risparmiare e far pagare meno tasse ai cittadini. E’ la ragione per cui vengono incentivate le unioni tra comuni a livello nazionale. Iniziativa non facile anche a causa di campanilismi duri a moriri. Chi è già oltre in questo dibattito, almeno a livello istituzionale, e ci sta pensando seriamente sono gli amminiustratori di Gossolengo, Rivergaro e Travo. "Non possiamo continuare a chiedere sacrifici ai nostri cittadini alzando le tasse – dice il sindaco di Travo Lodovico Albasi – e al tempo la situazione economica delle nostre amministrazioni non ci consente di andare avanti in prospettiva". In altre parole quella della fusione è l'unica strada che Albasi e i suoi colleghi sindaci di Rivergaro e Gossolengo vedono come percorribile. Primo step è uno studio di fattibilità per capire in che modo impatterà la decisione eventuale di fondere tre comuni e crearne uno maxi da quasi 160 chilometri quadrati con 150mila residenti (circa la metà di tutta la provincia). Il secondo step, spiega Albasi, sarà un referendum popolari per capire qual è la volontà dei cittadini dei singoli comuni. La strada della "fusione" sembra comunque obbligata.