“Basta con il consumo di suolo”. Si sta formando un fronte contro l’ampliamento dell’area industriale di Podenzano, ai Casoni di Gariga, a solo 24 ore dalla presentazione da parte della Provincia, del Comune e di Confindustria. Un progetto (o sarebbe meglio chiamarla, per ora, una lettera di intenti) che dovrebbe portare dagli attuali 40mila ai futuri 400mila metri quadrati di area industriale attrezzata per attirare nuovi investitori. Le perplessità degli ambientalisti e non solo, risiedono però nel fatto che per ampliare l’area verrà utilizzato terreno agricolo.
Un modello del passato e che ha già portato agli errori di oggi, per Giuseppe Castelnuovo di Legambiente: “Chi può essere contrario a un’intesa finalizzata a portare più posti di lavoro? Ma il piano industriale quale sarebbe? In quali tempi? Purtroppo si ricalcano gli errori del passato, cioè si parte dalla coda, dal creare nuove aree poi rimaste inutilizzate. Realizzare delle zone ecologicamente attrezzate è positivo, ma non possono aggiungersi occupando nuovo suolo. Questa intesa, poi, va a stravolgere il piano territoriale che è costato anni di lavoro, e che prevedeva tre poli a Sarmato, Monticelli e Piacenza. Come se la pianificazione non esistesse, insomma. Allora, il principio che bisognerebbe introdurre è quello del consumo di suolo zero. Poi verificare quanti capannoni sono inutilizzati, per usare quelli. Inoltre, se fosse necessario, ogni metro di area cementificata dev’essere compensato con altrettanta metratura di verde che oggi è impermeabilizzata. Si parla da tempo di stop al consumo di suolo, in realtà con tutte le pianificazioni comunali avvenute a Piacenza e provincia negli ultimi anni siamo arrivati a quota 30 milioni di metri quadrati. Già nella legge regionale 20 del 2000 diceva, nel primo articolo, che non si sarebbe più dovuto consumare suolo. Invece Piacenza ha il record di incremento di consumo di suolo certificato dall’Ispra, come provincia con il massimo incremento di consumo di suolo del nord Italia”.
Critico anche Matteo Boeri, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Podenzano: “Prima di tutto perché abbiamo appreso la notizia dai media, quindi senza informazione preventiva sull’argomento. Molto strano, per un progetto così impattante, perché numericamente parla di 400mila metri quadrati che passeranno da superficie agricola ad industriale. Si parla di un’area di 80 campi da calcio. In un passaggio vincolante e irreversibile. Abbiamo in programma di fare una serie di ricerche, approfondimenti, accessi agli atti, per capire con che criteri è stato avviato il progetto. E’ vero che siamo in un momento di crisi, quindi è giusto voler rilanciare l’economia ma auspichiamo che siano state fatte considerazioni su studi di settore. Noi siamo da sempre per il consumo di suolo zero, anche perché sappiamo che ci sono aree attualmente già impegnate da costruzioni e cementificazioni non utilizzate. Siamo quindi per la riqualificazione di ciò che è già stato vincolato sul territorio e non per cementificare senza avere magari un’attività da metterci dentro”.