Minacciato, picchiato e segregato in casa dal figlio per ottenere il denaro e comprarsi la droga. E’ l’amara vicenda famigliare che ha visto in tribunale (Piacenza) la condanna di un 37enne piacentino a 3 anni e 5 mesi di reclusione per maltrattamenti ed estorsione. Una storia drammatica e toccante, avvenuta nel 2012 tra le mura domestiche di un’abitazione in città dove vivevano padre e figlio. Quest’ultimo, tossicodipendente, in cura al Sert senza troppo successo e costantemente alla ricerca di denaro per acquistare cocaina attraverso i canali dello spaccio. A farne le spese e a vivere mesi di angoscia il padre. In base al racconto processuale l’uomo, ormai anziano, sarebbe stato sottoposto dal figlio a continue minacce e insulti. Il comportamento del figlio lo avrebbe costretto a vivere segregato nella sua stanza da letto e a chiudersi con un lucchetto nelle ore notturne. Un calvario durato mesi fino a quando l’uomo, dopo l’ennesima sfuriata del figlio, avrebbe chiesto aiuto ai carabinieri. Da lì le indagini, l’incriminazione del giovane. In udienza il piemme Antonio Rubino aveva chiesto la condanna a 4 anni mentre la difesa, avvocato Ilaria Zedda, l’assoluzione. A pronunciare la condanna il giudice Giuseppe Tibis.