"Ho il bancomat in Senegal e non posso pagarti". Da questa affermazione è nata la rocambolesca vicenda di questa mattina, mercoledì 17 giugno. Alcuni giorni fa un senegalese di 26 anni aveva chiesto a un meccanico italiano di 55 anni di svolgere alcuni lavori di manutenzione alla propria auto, un incarico per il quale i due avevano pattuito un compenso di 100 euro. Questa mattina però, intorno alle 7, lo straniero si è presentato davanti all'abitazione del meccanico in via Torricella e ha raccontato all'uomo di non poter saldare il conto avendo dimenticato il bancomat nel suo paese d'origine. A quel punto tra i due è nata una lite furibonda al culmine della quale il senegalese ha colpito con uno schiaffo il 55enne. Assistendo alla scena dal balcone di casa due parenti dell'italiano sono scesi in strada per difendere il familiare, ma anche questi due sono stati malmenati, uno pare addirittura con una spranga di ferro.
Da questo momento il racconto diventa quasi surreale. I tre italiani malmenati sono tornati in fretta e furia in casa, mentre il senegalese, raggiunto nel frattempo da due connazionali, ha cominciato a lamentare dolori alla testa, perdita di coscienza e ha chiamato il 118. Sul posto è giunta così un'ambulanza accompagnata dalla polizia. Agli agenti il 26enne ha raccontato tutta un'altra storia, dicendo di essere stato aggredito e picchiato: cosa non vera, anzi, e in effetti dopo un primo controllo gli infermieri non hanno trovato nessun segno di colluttazione o ferita. Continuando a lamentare capogiri e malessere l'africano è stato condotto comunque al pronto soccorso. L'ipotesi, ma è solo un'ipotesi, è che il giovane, avendo ferito tre persone, avesse paura che le tre vittime della sua furia potessero sporgere denuncia, e così potrebbe aver cercato di giocare d'anticipo: prima di salire sull'ambulanza e dopo aver raccontato di essere stato picchiato ha indicato agli agenti la residenza dei tre "aggressori". Peccato che i tre "aggressori" si siano presentati alla polizia chi con un taglio sulla testa, chi zoppicando, chi lamentando dolori al fianco. Insomma dopo alcuni minuti di confusione i poliziotti hanno capito che il vero responsabile della violenza era il senegalese che quindi è stato denunciato per lesioni aggravate nonostante la pantomima del ricovero al pronto soccorso.