Venerdì 12 giugno dalle 17.30 sull’argine del Po (zona riqualificata all’altezza della banchina di attracco Città di Piacenza, zona Canottieri Vittorino da Feltre) si continua con la terza edizione de “IL PO RICORDA. Storie oltre il confine”, la rassegna di incontri a cura dell'Associazione culturale Arti e Pensieri. Il secondo appuntamento della rassegna, a ingresso libero e rivolto a interessati di tutte le età, si intitola In piroga oltre il confine del tempo e lancia un ponte verso il Vicino Oriente, verso la Mezzaluna fertile, dove in epoca preistorica intorno a grandi fiumi, come l’Eufrate e il Giordano, si sviluppa un tipo di economia basata sull’agricoltura e sull’allevamento, che nel periodo Neolitico si estenderà nell’area mediterranea.
A quest’epoca, favorita proprio dalla presenza del fiume, anche nella pianura del Po si diffonde la nuova cultura neolitica, che progressivamente soppianta quella dei cacciatori-raccoglitori. Un’importante funzione di adattamento all’ambiente anfibio, caratterizzato da paludi, in cui queste popolazioni scelgono di vivere, è svolta dalla piroga, imbarcazione fluviale agile e leggera che consente di spostarsi sull’acqua, ma può essere abbastanza facilmente trasportata per superare tratti non navigabili.
La giornata sarà incentrata su un’esperienza di archeologia sperimentale in collaborazione con Tano Gregori. Il laboratorio sviluppatosi nell’ambito del progetto sulle migrazioni preistoriche Siamo tutti africani ! Quando migrare era una cosa normale, curato da Arti e Pensieri e promosso dal Tavolo della Pace, che ha coinvolto tre classi della Scuola Primaria selezionate tramite bando, ha portato alla realizzazione di una piroga monossile in dimensioni reali, realizzata sul modello di quelle neolitiche. Durante il secondo appuntamento de IL PO RICORDA, quindi, il pubblico della manifestazione, insieme ai bambini che hanno partecipato al progetto, potrà assistere alla proiezione del video relativo al percorso, oltre a ripercorrere le fasi costruttive e assistere al varo della piroga sulle rive del Po.
Non mancherà un laboratorio di creazione di modellini di piroghe in argilla sul modello degli esemplari in ceramica ritrovati nel sito neolitico La Marmotta.
Per un viaggio oltre i confini del tempo, al tramonto, assaporeremo insieme un aperitivo a tema immaginando di gustare per la prima volta i cereali e le spezie che anche grazie alle piroghe giunsero nelle nostra terre migliaia di anni fa dal Vicino Oriente.
La merenda sarà proposta, come di consueto, quale momento di approfondimento ‘sensoriale’ dei temi trattati nella giornata, e unirà differenti tradizioni alimentari preistoriche. Sarà possibile gustare un’insalata di cereali, legumi e pasta di sesamo ‘alla neolitica’; focaccette di farro azimo con salame di cinghiale (preda ambita dai cacciatori mesolitici); focaccette di farro con miele, semi di papavero e frutti di bosco freschi e con 'nutella' neolitica (pasta di nocciole). Ci disseteremo con nettari di mora e lampone mentre con la bevanda alcoolica a base di vino e sambuco approderemo all’epoca in cui in Italia settentrionale si coltivava uva selvatica nelle vicinanze degli insediamenti sia per scopi alimentari che per una probabile integrazione zuccherina delle bevande fermentate ricavate dal succo di bacche come corniolo, sambuco e mora di rovo.
Non mancherà la consueta navigazione fluviale per piccoli gruppi grazie alla collaborazione della Società Canottieri Vittorino da Feltre.
La giornata si svolge anche grazie alla collaborazione di Map, Associazione Motonautica Piacenza.
L’argomento specifico de IL PO RICORDA di quest’anno (in collaborazione con il Comune di Piacenza, con il patrocinio del Francigena Festival e con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Consorzio di Bonifica di Piacenza) vuole ripensare la nostra identità fluviale tramite il confronto con altre civiltà, oltre il confine del tempo e dello spazio, oltre a condividere gli spazi pubblici di Piacenza in modo innovativo e inclusivo.
La rassegna tornerà sabato 20 giugno con un ciclo itinerario che partirà dai Teatini e da Palazzo Farnese, per culminare al tramonto sul lungofiume con DAL MEDITERRANEO AL PO.