Mai come oggi Piacenza e Pro Piacenza sono state vicine ad una fusione che riscriverebbe l’intera cartina del panorama calcistico della città. C’è un cauto ottimismo da parte del club di Via Gorra, ma manca ancora la fumata bianca ed il tempo stringe, visto che entro il 30 di giugno va presentata la fideiussione per l’iscrizione al campionato di Lega Pro. Una situazione di stallo che rende molto complesso l’operato di chi deve costruire la squadra per il prossimo anno. Il direttore sportivo Cerri ha però ha le idee ben chiare:
“Penso sia giusto pensare ad una fusione, sarebbe illogico fare il contrario. Per quel che mi riguarda, tuttavia, ho il mandato da parte del Piacenza Calcio per fare una squadra per vincere la serie D, non posso lavorare su qualcosa che non si è ancora concretizzato. Se dovesse concretizzarsi la fusione e io dovessi essere il direttore sportivo ovviamente farei dei ritocchi, ma al momento non ha senso parlarne”
Non c’è ancora nero su bianco nemmeno sui nuovi acquisti, ma esiste un accordo di massima con mister Arnaldo Franzini del Pro Piacenza e la firma potrebbe arrivare già nei prossimi giorni, probabilmente tra giovedì e venerdì di questa settimana. In alternativa piace Maurizio Braghin, ex calciatore del Piacenza tra ‘89 e ‘91 che recentemente ha allenato la Carrarese ed il Lumezzane, dove però ha subito l’onta dell’esonero nel marzo scorso. L’altra pista porterebbe invece al nome di Sergio Bagatti, ex Correggese. Sfumate definitivamente le trattative con Cari del Rimini per problemi di ingaggio e con Cornacchini che se non rimarrà ad Ancona allenerà in Lega Pro.
Sul fronte giocatori, a parte Matteassi ormai vicinissimo ai biancorossi, rimane aperta la trattativa per Pera, il capocannoniere dell’ultimo campionato di serie D che ha fatto le fortune del Rimini. Ci sono stati anche contatti con Nicola Segato, centrocampista del Padova classe ’85 e con Montaperto, estremo difensore della Pergolettese che però difficilmente arriverà a Piacenza.